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Advanced gene therapy tools for treatment of CNS-specific disorders

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La terapia genica per le malattie del SNC

La terapia genica implica il trasferimento specifico di informazioni genetiche nelle cellule e nei tessuti malati con l'obiettivo di ripristinare la funzionalità corretta delle aree colpite. Gli scienziati europei hanno cercato di applicare questo approccio alle malattie neurologiche per le quali non sono disponibili trattamenti alternativi.

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Nell'ultimo decennio, la comprensione dei meccanismi e dei principi che regolano sia le normali funzionalità del cervello sia le malattie del sistema nervoso centrale (SNC) hanno compiuto progressi considerevoli, tuttavia, nonostante queste informazioni rendano più realistico il trattamento delle malattie del sistema nervoso, le strategie delle terapie farmacologiche attualmente applicate alle patologie neurodegenerative offrono solo sollievo sintomatico e non riescono a influenzare il corso della malattia. Benché si tratti ancora di un approccio sperimentale, la terapia genica rappresenta una strategia promettente per la correzione permanente di un fenotipo genetico. Gli studi hanno identificato varie proteine e vari RNA regolatori che governano la normale funzione cerebrale e influiscono sulla progressione delle malattie, perciò cercare di colpire queste molecole direttamente attraverso la terapia genica può risultare meno costoso in termini di tempo e di denaro rispetto ai medicinali sviluppati dalla farmacologia classica. L'iniziativa Neugene ("Advanced gene therapy tools for treatment of CNS-specific disorders"), finanziata dall'UE, ha lavorato per superare le limitazioni che riguardano i vettori della terapia genica attualmente disponibili, con l'obiettivo di individuare approcci sicuri ed efficienti per il trattamento delle principali malattie neurodegenerative. Il consorzio ha utilizzato il morbo di Parkinson come modello, prendendo di mira i vettori virali di specifici tipi di cellule del cervello e ottenere un'espressione regolata, efficiente e sicura delle molecole terapeutiche nei neuroni o nelle glia. Gli scienziati hanno quindi sviluppato vettori basati su virus adeno-associati (AAV) e lentivirus (LV) che forniscono specificamente i geni terapeutici agli astrociti e alla popolazione principale di cellule obiettivo affette dalla malattia di Parkinson. Grazie ad approcci basati su promotori specifici e proteine regolatorie, hanno ottenuto l'espressione transgenica desiderata, mentre per quanto riguarda la sicurezza dei vettori sviluppati, hanno mostrato che l'immunità esistente verso il sierotipo AAV 2 potrebbe compromettere l'efficienza del trasferimento e dell'espressione transgenica. Il ricorso a vettori alternativi basati sul virus dell'anemia infettiva equina (EIAV), verso il quale gli umani non sono naturalmente immunocompetenti, ha fornito un profilo di sicurezza maggiore. I vettori Neugene sono stati convalidati funzionalmente in un modello di ratto per la malattia di Parkinson, dimostrando il ripristino delle funzioni motorie, inoltre, i vettori che esprimono neurotrofina sono stati brevettati e destinati a ulteriori sviluppi clinici. Nel complesso, la ricerca condotta dal progetto Neugene ha risolto problematiche significative riguardanti la terapia genica delle malattie del SNC e i vettori sviluppati hanno dimostrato un'espressione transgenica efficiente, ancorché limitata alle cellule e regolata, ponendo le basi per la terapia genica di questo tipo di patologie.

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