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Esplorare i nostri oceani in cinque dimensioni

L’oceano è vasto e in gran parte ancora inesplorato. BIOcean5D è in missione per studiare la biodiversità marina, dai piccoli virus ai più grandi mammiferi.

L’oceano è vasto e in gran parte ancora inesplorato. BIOcean5D è in missione per studiare la biodiversità marina, dai piccoli virus ai più grandi mammiferi.

Colomban de Vargas, direttore scientifico di BIOcean5D

La biodiversità e gli ecosistemi marini sono in costante mutamento e lo stanno facendo a un ritmo più veloce rispetto alle loro controparti terrestri. Il progetto BIOcean5D, finanziato dall’UE, intende rivoluzionare l’esplorazione degli oceani e fornire una comprensione olistica dei loro ecosistemi. «Vogliamo esplorare, stabilire standard e tentare un campionamento su scala planetaria della biodiversità, dai virus ai mammiferi», spiega il direttore scientifico del progetto Colomban de Vargas, direttore di ricerca presso il Centro nazionale francese per la ricerca scientifica. «Ciò aiuterà a svelare i fattori che determinano i cambiamenti della biodiversità, la stabilità e la resilienza della salute degli ecosistemi marini». Il loro obiettivo finale è quello di gettare le basi per una mappa «5D» completa degli oceani del mondo. Il numero si riferisce a tre dimensioni uniche nello spazio, oltre al tempo e all’impatto umano. Questi dati forniranno spunti critici per nuove teorie e modelli accurati degli oceani, identificando al contempo gli habitat marini vulnerabili e le potenziali aree di conservazione. Al centro del progetto c’è un consorzio di 31 partner provenienti da 11 paesi. Il team di BIOcean5D comprende specialisti di diverse discipline, tra cui biologia cellulare molecolare, biologia marina, sequenziamento, ecologia teorica, econometria e scienze sociali. Questo approccio collaborativo aiuta a studiare la vita marina da diversi punti di vista e su diverse scale temporali. «Uno dei componenti chiave di BIOcean5D è il tempo», aggiunge. «Torniamo indietro nel tempo utilizzando carote di sedimenti che ci permettono di osservare come è cambiata la biodiversità marina negli ultimi 100 anni». L’iniziativa collabora anche con la spedizione TREC, che abbraccia 21 paesi costieri europei e 45 stazioni e istituti marini, per valutare gli effetti dell’attività umana e dei cambiamenti climatici sulla salute degli oceani. Per raggiungere questo obiettivo, utilizza una serie di tecnologie sia sul campo che fuori, tra cui il telerilevamento, il sequenziamento genetico e una serie di modelli e protocolli. Esplorando una gamma critica di dimensioni, BIOcean5D spera di raccogliere informazioni sufficientemente complete sul comportamento degli ecosistemi marini per potenziare i futuri modelli oceanici e informare le decisioni politiche.

Parole chiave

carbonio blu, nesso oceano-clima-biodiversità, mitigazione e adattamento al clima, sequestro naturale del carbonio, servizi ecosistemici, biodiversità marina, funzionamento dell'ecosistema, ecologia funzionale, pianificazione dello spazio marittimo, approccio ecosistemico