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Contenuto archiviato il 2024-06-18

Multi-layer network modules to identify markers for personalized medication in complex diseases

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Cluster di geni per prevedere la risposta ai farmaci

Le interazioni tra proteine costituiscono un elemento fondamentale per la nostra comprensione dei geni associati alle malattie. Un consorzio europeo mirava a utilizzare l'importanza prognostica di queste informazioni per prevedere le risposte dei pazienti ai farmaci.

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La maggior parte dei farmaci attualmente sul mercato agisce efficacemente solo su alcuni pazienti, riflettendo la complessa natura multifattoriale di malattie quali il cancro e l'allergia. Determinanti ambientali, genetici ed epigenetici influenzano lo sviluppo delle malattie, la loro progressione e la risposta dei pazienti a una particolare terapia. Per prevenire inutili costi e sofferenze, sarebbe auspicabile creare farmaci su misura sulla base del profilo di un singolo paziente. A tal fine sono necessari marcatori diagnostici che possano essere misurati in modo routinario. Sulla base di ciò il progetto MULTIMOD ("Multi-layer network modules to identify markers for personalized medication in complex diseases"), finanziato dall'UE, ha utilizzato una strategia di medicina dei sistemi per identificare marcatori per farmaci personalizzati. I ricercatori hanno utilizzato la rinite allergica stagionale (SAR) come modello di malattia, poiché essa rappresenta una malattia comune e ben definita. La causa esterna (il polline) è nota, e può essere analizzata sia a livello sperimentale che clinico. I ricercatori hanno eseguito analisi microarray ad alta processività (mRNA, esoni, metilazione e microRNA) dei linfociti T stimolati dagli allergeni di pazienti affetti da SAR o di controlli sani per identificare i geni associati alla malattia. La mappatura di questi geni su un network di interazioni delle proteine umane ha rivelato che essi erano fortemente interconnessi e funzionalmente collegati. Ciò si basava sul principio che i geni i cui prodotti proteici interagiscono tendono a essere co-espressi e saranno quindi co-localizzati nel network delle interazioni tra proteine. Questi cluster di geni erano chiamati moduli di suscettibilità (SuM), e venivano successivamente analizzati tramite bioinformatica per identificare i pathway coinvolti. I dati dagli studi di associazione genica e di associazione genome-wide (GWAS) di circa 5 000 soggetti sono stati combinati per convalidare il metodo. I ricercatori hanno scoperto che i polimorfismi genici erano più frequenti nei geni SuM, incluso il gene FGF2, che non è mai stato precedentemente coinvolto nelle allergie. Le analisi di altri strati genomici (microRNA, fattori di trascrizione e metilazione) hanno evidenziato l'importanza dell'epigenetica genome-wide nella stratificazione delle malattie immunitarie. Combinati insieme questi strumenti hanno facilitato l'identificazione di marcatori proteici prognostici per prevedere la risposta dei pazienti a farmaci quali i glucocorticoidi. Per l'annotazione funzionale e l'interpretazione dei moduli il consorzio ha inventato nuovi strumenti e database che hanno collegato i moduli e i geni a informazioni biologiche, variazioni genetiche e fenotipiche, oltre che alla specificità dei tessuti. Lo strumento MULTIMOD per l'identificazione dei moduli è disponibile sul sito web del progetto. La sua implementazione commerciale per interpretare I pattern di espressione genica o dei marcatori proteici per la diagnosi potrebbe rivoluzionare il modo in cui I farmaci vengono prescritti.

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