La robotica e la digitalizzazione per riqualificare i cantieri navali
L’industria navale europea è fondamentale per la sua economia, nonché per il commercio mondiale: il settore offre infatti oltre 120 000 posti di lavoro (diretti e indiretti), mentre i cantieri navali di piccole e medie dimensioni sostengono le economie locali, soprattutto nelle zone costiere. Tra queste attività lavorative figurano la produzione di acciaio, la fabbricazione di componenti elettronici e la riparazione navale. «I cantieri navali europei eccellono nella costruzione di imbarcazioni all’avanguardia, che vengono vendute a prezzi elevati in tutto il mondo», afferma Rodríguez Vidal, la responsabile del progetto Mari4_YARD attiva presso AIMEN, in Spagna. «Dal punto di vista strategico, il settore sostiene la difesa nazionale e le infrastrutture marittime, garantendo connettività e sicurezza in tutta Europa.» Tuttavia, incombono sfide: i concorrenti asiatici dominano la produzione di massa sfruttando le economie su larga scala per ridurre i costi, mentre l’Europa si concentra su imbarcazioni personalizzate ad alta tecnologia. «Le normative ambientali più rigorose richiedono una ricerca continuativa, mentre l’aumento dei costi associati ai materiali e alla manodopera incrementa la pressione in tal ambito», aggiunge Vidal.
Aumentare l’efficienza produttiva dei cantieri navali
L’obiettivo primario di Mari4_YARD era quello di affrontare queste sfide mediante un rafforzamento dell’efficienza produttiva nei cantieri navali di piccole e medie dimensioni, conservando al contempo le conoscenze dei lavoratori specifiche del settore. A tal fine, il progetto si è proposto di sviluppare e implementare una serie di soluzioni antropocentriche nell’industria navale. Tra di esse figurano la digitalizzazione e i robot collaborativi ad alto carico concepiti per assistere gli operatori, nonché display montati sulla testa per la formazione, proiettori e dispositivi palmari intesi a fornire istruzioni agli operatori ed esoscheletri destinati agli arti superiori e alla zona lombare per supportare il sollevamento di carichi pesanti. «Oltre a queste tecnologie, il progetto Mari4_YARD si è inoltre proposto di rafforzare la costruzione navale dell’UE attraverso la progettazione di vari corsi di formazione», osserva Vidal. Per l’attuazione delle sue idee, il progetto ha adottato un approccio a due fasi e ha sviluppato e testato diversi scenari per la tecnologia concepita, dalla scala di laboratorio alla convalida finale, fino all’impiego in due cantieri navali di piccole e medie dimensioni. Mari4_YARD ha inoltre adottato un approccio basato sulle barriere per identificare le lacune del mercato che potrebbero ostacolare l’adozione delle sue tecnologie, il che ha comportato la raccolta di feedback durante i test e la formazione, nonché la presentazione delle soluzioni agli operatori del settore e ai lavoratori.
Valutare il potenziale di mercato, depositare i brevetti
I risultati di questo lavoro sono stati condivisi con le parti interessate e gli utenti finali nel corso dello svolgimento dei workshop con l’obiettivo di garantire un potenziale ottimale di adozione delle tecnologie in futuro, mentre sono stati depositati due brevetti per gli esoscheletri e diverse altre tecnologie sono state valutate in relazione al loro potenziale di mercato. «Sono stati valutati diversi casi d’uso e soluzioni tecnologiche, 12 dei quali sono stati selezionati al fine di dimostrarli in cantieri navali di piccole e medie dimensioni», spiega Vidal. «Queste dimostrazioni hanno prodotto risultati impressionanti in termini di produttività, efficienza, accuratezza e qualità, oltre che di risparmio in termini di tempo, costi e risorse, nonché di elevata soddisfazione degli utenti.» La risorsa Didactic Factories (fabbriche didattiche, ovvero sale campionarie a scopo generico) resterà a disposizione anche dopo il completamento del progetto per contribuire alla formazione e all’aggiornamento delle competenze dei lavoratori sugli strumenti sviluppati, offrendo al contempo alle start-up e alle piccole imprese un’infrastruttura affinché possano testare nuove soluzioni in un ambiente quasi industriale.
Migliori condizioni di lavoro, maggiore sicurezza e produttività
Il team del progetto si augura che la futura commercializzazione degli strumenti sviluppati possa aiutare i lavoratori dei cantieri navali di piccole e medie dimensioni migliorando le loro condizioni di lavoro quotidiane, la sicurezza e l’ergonomia, nonché incrementando al contempo la produttività. «Le PMI del settore navale possono non solo sfruttare gli strumenti di Mari4_YARD, ma anche accedere ai nostri corsi di formazione e alle pubblicazioni da noi rilasciate per migliorare le loro operazioni», spiega Vidal, che conclude: «L’adozione di soluzioni robotiche e digitali avanzate dispone del potenziale di rafforzare la competitività del settore e attrarre e coinvolgere le giovani generazioni di lavoratori.» Il team del progetto spera inoltre che il progetto Mari4_YARD possa fungere da punto di riferimento nel settore, aprendo la strada alla standardizzazione dell’automazione nei cantieri navali di piccole e medie dimensioni.
Parole chiave
Mari4_YARD, robotica, digitale, cantieri navali, costiero, costruzione navale, elettronica