Ricerca innovativa per la produzione sostenibile di fertilizzanti e la gestione dei nutrienti
Sebbene l’uomo pratichi l’agricoltura da oltre 10 000 anni, essa è stata rivoluzionata un secolo fa dall’innovazione dei fertilizzanti chimici di sintesi. Oggi questi input di trasformazione sono minacciati e richiedono una nuova rivoluzione agricola. Nel novembre 2022, la Commissione europea ha presentato una comunicazione per garantire la disponibilità e l’accessibilità dei fertilizzanti, sottolineando la necessità di rafforzare nel complesso la resilienza e la sostenibilità dei nostri sistemi alimentari. La ricerca e l’innovazione condotte attraverso Orizzonte 2020 e il successivo Orizzonte Europa sono fattori chiave per ridurre la dipendenza dalle importazioni di fertilizzanti, migliorare l’efficienza del loro impiego e ridurre le perdite di nutrienti, garantendo in tal modo la fertilità del suolo e l’accessibilità economica degli alimenti. Grazie alla creazione di terreni sani e ricchi di materia organica e biodiversità, all’ottimizzazione dell’efficienza nell’uso dei fertilizzanti e al miglioramento del recupero dei nutrienti da flussi collaterali che ne sono ricchi, come il letame, i rifiuti alimentari o i fanghi di depurazione, gli agricoltori europei possono produrre colture più sane e ottenere rese più elevate, riducendo al contempo l’impatto e aumentando la resilienza ai cambiamenti climatici. Inoltre, l’integrazione tra colture e bestiame, i metodi più ecologici di produzione dei fertilizzanti (compreso l’uso dell’idrogeno verde), la diversificazione delle colture e le specie vegetali agroecologiche stanno contribuendo a ridurre la dipendenza dell’UE dai fertilizzanti minerali e fossili. Anche le soluzioni basate sul mercato sono cruciali per un sistema agricolo più sostenibile, come ad esempio il regolamento UE sui prodotti fertilizzanti del 2019 che ha introdotto un mercato unico dei fertilizzanti organici, agevolando il commercio tra gli Stati membri dell’UE.
Un’Europa più pulita e più verde
Eppure, gestire meglio i nutrienti non significa solo difendere il nostro sistema agricolo. In linea con il Green Deal europeo, la nuova politica agricola comune prevede attività volte a ridurre le emissioni derivanti dall’uso di fertilizzanti nell’ambito dell’azione complessiva sui cambiamenti climatici. La riduzione dell’uso dei fertilizzanti si collega anche alla Comunicazione sulla protezione della sicurezza alimentare adottata nel marzo 2022, alla strategia «Dal produttore al consumatore», all’iniziativa REPowerEU sull’indipendenza energetica e agli obiettivi del Piano d’azione dell’UE: «Verso l’inquinamento zero per l’aria, l’acqua e il suolo». La ricerca e l’innovazione per la transizione verso suoli sani e una gestione sostenibile del suolo sono sostenute dalla missione dell’UE «Un accordo sul suolo per l’Europa». Il partenariato europeo per l’innovazione in materia di sostenibilità dell’agricoltura (PEI-AGRI) promuove l’innovazione, lo scambio di conoscenze, l’istruzione e la formazione per garantire la resilienza e la competitività delle aziende agricole. La ricerca e l’innovazione finanziate dall’UE stanno accelerando la transizione dell’Europa verso sistemi agricoli sostenibili, resilienti, circolari e competitivi. I 13 progetti contenuti in questo Results Pack sui fertilizzanti coprono una serie di approcci. Diversi esaminano la possibilità di riciclare in modo efficiente il letame come fertilizzante, tra cui Sustainable Manure e il suo successore SmartNitroFarm, nonché Treat2ReUse. Altri studiano come produrre fertilizzanti da fonti alternative, come il digestato (NOMAD), l’estrazione di batteri (BioRevolution), le alghe (Cyanobacteria) e le acque reflue provenienti da macelli (Water2REturn) e aziende agricole (PSust-MOF). La necessità di comprendere e gestire i cicli dei nutrienti e la salute del suolo è affrontata da SENSOILS, Circular Agronomics, Nutri2Cycle e NitroFixSal, mentre SolACE studia nuove varietà di colture.