Aiutare l’Europa a tenere al sicuro le acque e le sostanze nutritive
Due delle conseguenze previste dei cambiamenti climatici riguardano limitazioni nell’accessibilità idrica e carenze delle sostanze nutritive principali, necessarie per la crescita delle colture. «L’acqua potrebbe scarseggiare in molte regioni europee, mentre le sostanze nutritive potrebbero essere meno disponibili in parte a causa della maggiore carenza di acqua», spiega Philippe Hinsinger, scienziato senior presso il Centro INRAE di Montpellier e coordinatore del progetto SolACE (Solutions for improving Agroecosystem and Crop Efficiency for water and nutrient use). Le sostanze nutritive più importanti, tra cui azoto e fosforo, sono applicate dalle aziende agricole mediante i fertilizzanti, il che comporta ripercussioni pesanti sull’ambiente. Innalzare il livello di sostenibilità dell’agricoltura europea implica pertanto un uso ridotto dei fertilizzanti e più frequenti limitazioni nell’impiego di azoto e fosforo per le colture. Il progetto SolACE, finanziato dall’UE, si proponeva di superare questi ostacoli progettando nuovi genotipi di colture in grado di crescere in queste condizioni difficili. Il gruppo ha inoltre elaborato una serie di pratiche di gestione per sostenere l’agricoltura europea sia in caso di sistemi agricoli biologici che di sistemi tradizionali. «Diminuire ulteriormente l’uso di questi fertilizzanti in Europa è assolutamente necessario per motivi ambientali ed economici, e per il costo crescente e fluttuante dei fertilizzanti», aggiunge Hinsinger.
Genotipi di colture innovativi
I nuovi genotipi di colture sono in grado di foraggiare e sfruttare meglio le risorse sotterranee, tra cui acqua e sostanze nutritive in profondità, o di ottenere rese maggiori con un minore consumo di acqua e sostanze nutritive. «Nell’ambito di SolACE, abbiamo profuso gran parte dei nostri sforzi a migliorare l’efficienza di acquisizione in relazione ai tratti sotterranei, aspetto che ha costituito la più grande sfida del progetto», sottolinea Hinsinger. Il gruppo ha coltivato circa 250 genotipi di colture di grano tenero e di grano duro, impiegando tecnologie di immaginografia per valutare i tratti radicali. Sono stati oggetto di studio anche i pannelli più piccoli per i genotipi di patata. Il gruppo di SolACE ha inoltre formulato una nuova strategia di selettocoltura. I dati sul fenotipo della radice hanno condotto allo sviluppo di modelli di selezione genomica, con risultati positivi in termini di migliori prestazioni delle colture nel caso di grano tenero e duro. Il consorzio ha inoltre utilizzato le biotecnologie per creare ibridi nel grano tenero e nelle patate. Il gruppo di ricerca ha ideato una gamma di nuove pratiche di gestione degli ecosistemi agricoli, successivamente sperimentate in studi pilota in laboratorio e poi in esperimenti sul campo in diversi luoghi in Europa. Per verificare ulteriormente queste nuove strategie, il progetto ha compiuto esperimenti in azienda in sette reti di aziende agricole in tutta Europa. Si è inoltre impegnato duramente a modellizzare le rese delle colture in presenza delle condizioni climatiche future. «L’utilizzo di modelli di colture, abbinato a scenari climatici futuri in regioni europee diverse, ha evidenziato una forte diversità tra le risposte delle colture», puntualizza Hinsinger. «Si sono rivelate negative nelle regioni meridionali e orientali, e piuttosto positive in molte altre regioni, dove può verificarsi un miglioramento delle rese dovuto all’aumento della CO2 e della temperatura», aggiunge.
Politica e ricerca futura
I risultati di SolACE contemplano una serie di abstract, video, materiali di formazione della piattaforma PEI-AGRI, pubblicazioni in riviste specializzate e scientifiche, nonché materiali informativi in occasione di conferenze. Il gruppo ha inoltre redatto documenti programmatici, che forniscono raccomandazioni politiche importanti per gestire tali sfide specifiche. «Attualmente, è al vaglio lo sfruttamento più approfondito di alcuni di questi risultati per l’attività, che vedrà il coinvolgimento di aziende biotecnologiche piccole e di dimensioni più grandi», afferma Hinsinger. «Il coinvolgimento nel progetto ha acceso l’interesse e l’entusiasmo per le innovazioni collaudate, in particolare tra le aziende agricole.»
Parole chiave
SolACE, agricoltura, acqua, sostanze nutritive, ecosistema agricolo, gestione, coltura, genotipi