Microonde per la rilevazione del cancro al seno
La mammografia, l’esame standard per lo screening mammografico e la diagnosi del cancro al seno, utilizza radiazioni ionizzanti a raggi X per creare una serie di immagini del tessuto mammario. Tuttavia, non è consigliato per le donne al di sotto dei 50 anni di età o durante la gravidanza, a causa dei timori per la sicurezza legati all'esposizione a radiazioni ionizzanti. Ciò significa che quasi il 40 % di donne in Europa di età compresa tra i 25 e i 49 anni non può servirsi del più diffuso esame di screening per il cancro al seno. Il progetto MammoWave, finanziato dall’UE, ha sviluppato una nuova procedura che utilizza le frequenze di microonde per esaminare il tessuto mammario. L’idea era quella di eseguire il primo screening utilizzando il dispositivo MammoWave e quindi inviare i casi positivi alla mammografia tradizionale, limitando così l’utilizzo di radiazioni nocive. Le microonde nello screening per il cancro al seno «Negli ultimi decenni, l’immaginografia a microonde ha ricevuto sempre maggiore attenzione per la rilevazione del tumore al seno a causa della notevole differenza nelle proprietà dielettriche dei tessuti maligni e normali a frequenze di microonde», spiega il dott. Gianluigi Tiberi, coordinatore del progetto. Il dispositivo a microonde MammoWave consiste di una coppa che contiene il seno quando la paziente giace sdraiata sul tavolo di esame. Due antenne si spostano attorno alla coppa per irradiare e catturare le microonde disperse dal tessuto mammario. I segnali misurati dall’antenna ricevente vengono quindi elaborati dal software specializzato per produrre immagini che rappresentano mappe di intensità delle proprietà dielettriche del tessuto mammario. Un algoritmo specifico identifica le immagini di microonde di seni non sani, che mostrano un tasso di intensità da massima a media maggiore rispetto al tessuto normale. «MammoWave si basa su un nuovo algoritmo di ricostruzione dell’immagine che elabora i segnali di microonde, rilevando così la presenza di tumori sospetti nel tessuto mammario», continua il dott. Tiberi. Tuttavia, poiché il seno comprende zone non omogenee, un certo livello di non corrispondenza è riscontrabile anche nei seni sani e dovrebbe essere associato all’anatomia del tessuto su base individuale. Applicazione clinica dell’apparato MammoWave I dati preliminari sulle pazienti e le volontarie sane hanno rivelato una sensibilità dell'apparato MammoWave del 91 %. La precisione del dispositivo di immaginografia per la rilevazione del tumore al seno è attualmente oggetto di prove in uno studio clinico di fattibilità condotto in Italia, presso gli ospedali di Perugia e Foligno. I ricercatori di MammoWave sono sicuri che la loro tecnologia sia efficace e sicura per la diffusione di un nuovo approccio allo screening mammario. Poiché privo di radiazioni ionizzanti, MammoWave è sicuro a qualsiasi età, in qualsiasi condizione, senza limite sulla frequenza degli screening mammari. Inoltre, a differenza degli apparecchi utilizzati per la mammografia tradizionale, che comprimono il seno, il dispositivo MammoWave è più comodo per le pazienti. L'apparato è utilizzabile in ospedali, cliniche e ambulatori privati e migliora lo screening mammario e la rilevazione del cancro al seno. Abbinato alla mammografia tradizionale, può aiutare a diminuire i risultati falso-positivi e falso-negativi, riducendo al minimo le preoccupazioni per le donne. Come afferma il dott. Tiberi, «il prossimo passo è iniziare la commercializzazione del dispositivo medico prima in Europa, poi nel resto del mondo». Lo scienziato è sicuro che l’attuazione dello screening a microonde MammoWave non solo migliorerà la qualità della salute, ma aiuterà anche a ridurre i costi dell'assistenza sanitaria.
Parole chiave
MammoWave, microonde, cancro al seno, mammografia, radiazioni ionizzanti