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Contenuto archiviato il 2024-06-18

Systems biology towards novel chronic kidney disease diagnosis and treatment

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Un futuro migliore per i pazienti della malattia renale cronica

Un grande consorzio europeo ha esaminato gli aspetti di prevenzione, i nuovi strumenti diagnostici e i percorsi terapeutici della malattia renale cronica (Chronic kidney disease, CKD). In particolare, il team interdisciplinare ha concentrato il suo lavoro sui danni alla funzione renale associati a diabete e ipertensione.

La CKD è molto diffusa nei paesi industrializzati. La funzione renale viene influenzata da molti fattori tra cui il diabete, si accompagna a complicazioni cardiovascolari e può portare all'insufficienza renale in fase terminale. Il progetto SYSKID (Systems biology towards novel chronic kidney disease diagnosis and treatment), finanziato dall'UE, ha identificato i fattori legati allo stile di vita che portano a raccomandazioni per la prevenzione. I parametri dei fattori di rischio potrebbero essere utilizzati per ottimizzare la diagnosi e la terapia. La vasta portata dello studio condotto ha permesso di realizzare l'analisi comparativa della prevalenza della CKD a livello europeo, integrando numerosi fattori di rischio nei modelli e utilizzandoli per elaborare un punteggio di rischio. Nello studio dei meccanismi molecolari e cellulari della CKD, il team ha adottato un approccio basato su dati. La metodologia interdisciplinare ha consentito l'analisi dettagliata dei processi molecolari che attivano la CKD e lo sviluppo di strumenti volti a identificare gli individui a rischio di sviluppare questa malattia progressiva. I ricercatori hanno condotto analisi ad alto rendimento di fattori genetici, espressione genica e livelli di proteine e metaboliti nel modello e nei campioni umani, identificando i possibili biomarcatori della CKD associati all'insorgenza e alla progressione della patologia. La convalida su larga scala di circa 2 000 campioni di pazienti con diabete di tipo 2 (T2D) in diverse fasi della CKD è stata completata e sono stati sviluppati nuovi strumenti per eseguire la profilazione della CKD progressiva, tra cui un set di biomarcatori dei peptidi urinari per la valutazione del rischio di CKD nella progressione del T2D. I ricercatori del progetto hanno applicato l'analisi molecolare della CKD a sistemi modello di malattia e agli esseri umani, integrandoli in una struttura di biologia dei sistemi per l'identificazione di nuove modalità di intervento sulla progressione della malattia. Questo approccio ha potenziato la nostra conoscenza della patofisiologia della CKD, fornendo modelli per migliorare l'utilizzo delle terapie e identificando nuovi obiettivi di trattamento durante le fasi progressive. Il team SYSKID è riuscito a espandere il set di biomarcatori molecolari e clinici. Grazie alla migliore conoscenza dei percorsi molecolari che vi sono associati aggiunti ai modelli di malattia, la ricerca ha fornito strumenti ed elementi chiave per il potenziare lo sviluppo farmacologico diretto contro la CKD. La diffusione dei risultati raggiunti ha portato a più di 170 pubblicazioni riviste tra pari, oltre a un'edizione speciale della rivista NDT, dedicata a un'ampia panoramica del progetto. Il team ha svolto oltre 300 presentazioni durante conferenze scientifiche, tra cui una sessione dedicata della principale conferenza europea sulle malattie renali organizzata da ERA-EDTA nel 2015. Gli aggiornamenti del sito web del progetto, la newsletter periodica e la copertura data a questi argomenti sui social media hanno contribuito alla massima diffusione al pubblico dei risultati della ricerca svolta dal team di ricercatori SYSKID.

Parole chiave

Malattia renale cronica, diabete, biomarcatori, sistemi modello, biologia dei sistemi

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