Gestione degli scambi IPv6 sicuri
Il progetto Euro6IX ha previsto una dorsale di scambio del traffico IPv6 nativa scalabile di notevoli dimensioni, con connettività in tutta Europa, e altri strumenti di scambio IPv4 e IPv6. Per consentire la partecipazione di nuovi protagonisti, oltre ai ricercatori, alla sperimentazione di IPv6, sono state sviluppati e approntati servizi e applicazioni chiave. L'infrastruttura di base è costituita da tre livelli: il livello IX, la dorsale e il nodo. Il primo riguarda gli scambi IPv6 nativi regionali e il secondo le interconnessioni di rete fondamentali pan-europee degli scambi regionali. Al livello di nodo, i provider di servizi e di Internet possono accedere alla rete principale per fornire servizi IPv6 e l'accesso agli utenti finali. Lo scopo principale era l'offerta di servizi di rete avanzati assieme a un repository di applicazioni abilitate a IPv6 per la sperimentazione con Euro6IX e altri progetti. Per ottenere lo stesso livello di solidità e qualità del servizio offerto dalle reti di scambio Internet IPv4, era necessaria un'adeguata gestione delle problematiche inerenti alla sicurezza. Per tale motivo, Euro6IX ha implementato un'architettura di gestione delle reti basata sulla politica (PBNM) per fornire una struttura di sicurezza per la gestione delle politiche nelle reti IPv6 e IPv4. In base alla tecnologia di crittografia a chiave pubblica, l'Università di Murcia (UMU) ha sviluppato uno strumento denominato UMU-PBNM per la gestione efficace delle problematiche della sicurezza negli ambienti di rete IPv6. Lo strumento avanzato prevede un semplice accesso al sistema con l'ausilio di un browser Internet di facile utilizzo nella console della politica. Fornisce, inoltre, un supporto di gestione in base ai concetti specifici di ruolo, interfaccia e modello. Lo strumento, ancora, prevede il monitoraggio della sicurezza delle reti private virtuali (VPN), l'instradamento e il multi-homing. Integrato con estensioni DNSSec (Domain Name System Security), può essere impiegato anche per la memorizzazione dei certificati dei dispositivi. Infine, è ampliabile, per cui è possibile adattarlo alle future esigenze nei servizi di rete avanzati. Per ulteriori informazioni sul progetto, consultare l'indirizzo: http://www.euro6ix.org/