Le tecnologie deep tech consentono agli allevatori di proteggere gli stock ittici
L’allevamento del salmone è un’industria globale che vale circa 15 miliardi di euro, con la produzione europea che rappresenta il 64,5 % della produzione totale. Una delle principali minacce a queste operazioni commerciali è il pidocchio marino, un minuscolo crostaceo che può causare delle conseguenze catastrofiche. Queste creature si sono evolute per resistere e sopravvivere ai farmaci e possono diventare velocemente un problema, nel giro di pochi giorni o settimane. I pesci infetti sono stressati e le ferite possono portare a infezioni secondarie, incidendo sulla loro salute e sul loro benessere e, alla fine, sui prezzi di vendita. «Gli allevatori di salmone utilizzano diversi strumenti, trattamenti e pratiche operative per ridurre i pidocchi nei loro siti», spiega Margaret Rae, coordinatrice del progetto Game Changer e amministratrice delegata di Konree Innovation in Irlanda. «Tuttavia, ad oggi nessun metodo o combinazione di metodi è in grado di gestire e controllare in modo affidabile il numero di pidocchi marini. Di conseguenza, circa il 15-25 % della produzione può andare perso a causa delle infestazioni causate da questi animali».
Applicazione di intelligenza artificiale e apprendimento automatico alla pescicoltura
Fondata nel 2021, la start-up irlandese Konree Innovation ha cercato di applicare soluzioni deep-tech alla disinfestazione dei pesci. «Al momento stiamo lavorando alla definizione del brevetto, quindi posso dire qualcosa soltanto sulla nostra tecnologia attuale», afferma Rae. «Quello che posso dire è che la nostra soluzione adotta un approccio diverso rispetto ai trattamenti attuali, puntando ad affrontare la biologia del problema». L’idea è che, utilizzando l’intelligenza artificiale (IA) e l’apprendimento automatico, gli allevatori saranno in grado di superare in astuzia la strategia biologica di infestazione del pidocchio marino. Questo aiuterà gli allevatori a tenere sotto controllo eventuali minacce e ad mettere in campo le misure preventive più efficaci. «Siamo un’azienda guidata da donne, quindi il programma Women TechEU era perfetto per noi», continua Rae. «Il progetto Game Changer ci ha dato un’enorme spinta, in quanto ci ha permesso di far progredire la nostra tecnologia, di acquisire clienti e di costruire l’azienda». Il progetto ha anche permesso al team di esaminare diversi modi di implementare la sua soluzione deep-tech e di sviluppare la sua strategia per la proprietà intellettuale. «Ci ha anche permesso di viaggiare per incontrare i produttori di salmone e ci ha dato maggiore credibilità nel settore e con gli investitori».
Creare credibilità con gli investitori per una soluzione tecnologica
I progressi compiuti grazie al progetto hanno aiutato l’azienda ad attrarre e garantire un investimento preliminare da parte di Enterprise Ireland, per l’importo massimo possibile di 100 000 euro. «Questa è la prima prova che stiamo costruendo con successo la credibilità con gli investitori», osserva Rae. «Questo nuovo investimento ci ha permesso di assumere a tempo pieno due biologi senior di R&S, che ci aiuteranno a sviluppare ulteriormente la nostra tecnologia». La start-up sta cercando attivamente altri investitori e di recente ha saputo di essere riuscita a entrare nel programma SynergistEIC Accelerator. Questo programma finanziato dall’UE intende promuovere le start-up di tecnologia verde e aiutarle a portare le innovazioni sul mercato.
Verso una produzione alimentare sostenibile
Rae e i suoi colleghi ritengono che questo sarà un altro trampolino di lancio verso la commercializzazione e l’eliminazione efficace dei pidocchi marini dall’acquacoltura dei salmoni. Il pesce è un’alternativa nutriente e salutare ad altre forme di proteine animali e la pescicoltura ha un’impronta di carbonio molto più bassa rispetto, ad esempio, all’allevamento dei bovini. «La produzione di salmone è un’industria giovane che è in grado di implementare tecnologie molto avanzate», osserva. «Se riusciamo a eliminare la minaccia dei pidocchi marini, queste aziende possono rapidamente crescere e contribuire alla transizione verso metodi di produzione alimentare più sostenibili».
Parole chiave
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