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Contenuto archiviato il 2024-04-19

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La varietà può essere il sale della vita per le aziende agricole dell’UE

Il successo dell’agricoltura europea si è consolidato a scapito dello sviluppo di una dipendenza da una piccola quantità di colture ad alto rendimento, congiuntamente all’elevato apporto di fertilizzanti e pesticidi. La diversificazione delle coltivazioni può sostenere i processi ecologici necessari a preservare la biodiversità e a garantire diete più sane e maggiormente sostenibili.

L’industrializzazione dell’agricoltura, con il relativo accento posto sul continuo incremento dell’efficienza economica, ha portato gli agricoltori a concentrarsi su una varietà di colture sempre più ridotta, che dipendono da un utilizzo intensivo di input esterni. La produzione di colture è spesso caratterizzata da brevi rotazioni, o monocolture, che sono tuttora considerate più economiche e maggiormente efficienti rispetto alle alternative più ecologiche. Queste colture, tuttavia, portano a un’insorgenza più elevata di parassiti e malattie, all’aumento dell’inquinamento e dell’erosione del suolo, nonché alla perdita di fertilità dei terreni e di biodiversità, oltre a incrementare la vulnerabilità agli eventi imprevisti correlati agli eventi climatici o all’andamento dei mercati. L’obiettivo del progetto DiverIMPACTS (Diversification through Rotation, Intercropping, Multiple Cropping, Promoted with Actors and value-Chains towards Sustainability), finanziato dall’UE, è quello di raggiungere il pieno potenziale di diversificazione dei sistemi colturali. Un’applicazione intelligente della diversificazione delle colture è in grado di fornire numerosi vantaggi, tra cui una riduzione dell’impiego di fertilizzanti e pesticidi, l’aumento della sicurezza alimentare e un approvvigionamento affidabile di prodotti agricoli con finalità energetiche, industriali e di alimentazione animale, oltre a una maggiore fornitura di servizi ecosistemici e a un’efficienza di utilizzo dell’energia e delle risorse più elevata. DiverIMPACTS sostiene questi obiettivi attraverso la valutazione delle prestazioni di varie tecniche di diversificazione colturale, come la rotazione, la coltura intercalare e la policoltura, in 10 esperimenti sul campo effettuati in Belgio, Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Svezia e Svizzera. Il progetto, coordinato dall’Istituto nazionale di ricerca agronomica, alimentare e ambientale in Francia, realizza inoltre 25 casi di studio multi-attore contraddistinti da elementi abilitanti e innovazioni in grado di rimuovere gli ostacoli esistenti, nonché di offrire i vantaggi della diversificazione colturale a livello territoriale, di azienda agricola e di catena del valore. Riunendo agricoltori e organizzatori di agricoltori, servizi di consulenza, cooperative, fornitori di servizi logistici, scienziati, soggetti industriali e rappresentanti della società civile mediante un approccio multi-attore, il progetto fornisce inoltre ai responsabili delle politiche raccomandazioni su come agevolare il coordinamento di tutti gli attori pertinenti all’interno della catena del valore. La conclusione di DiverIMPACTS è prevista per maggio del 2022.

Parole chiave

DiverIMPACTS, coltura, agricoltore, diversificazione, monocoltura, rotazione, ecosistema

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