Salvaguardare il patrimonio culturale: la tecnologia che dà potere ai restauratori
La conservazione e il restauro delle opere d’arte è fondamentale in quanto aiuta a tutelare il patrimonio culturale per le generazioni future. L’intero processo, tuttavia, è dispendioso in termini di tempo e di costi in quanto richiede servizi analitici e supporto strumentale, quando non l’assistenza di un laboratorio scientifico. Per queste ragioni, un lavoro di conservazione di alta qualità è spesso riservato ai pezzi più pregiati.
Una nuova era nella conservazione artistica
Il progetto XPECAM, finanziato dall’UE, si prefiggeva di cambiare questa situazione con la soluzione XpeCAM, un sistema di telecamere spettrali portatili in attesa di brevetto sviluppato da Signinum e XpectralTEK. L’obiettivo è quello di potenziare i restauratori aumentando la produttività, la conoscenza, la qualità e la velocità del processo di restauro. Ciò aumenterà anche il valore del lavoro di un restauratore, riducendo al contempo i tempi e i costi, oltre a contribuire a garantire la disponibilità di lavori di conservazione di alta qualità per nuovi segmenti di mercato. António Cardoso, coordinatore del progetto e co-fondatore di Signinum, spiega: «La soluzione XpeCAM è automatizzata e consente ai restauratori di acquisire dati da una superficie fisica dipinta e capire quali sono i materiali presenti e utilizzati». Ciò viene fatto utilizzando un hardware di acquisizione di immagini spettrali che viene poi inviato a una piattaforma online alimentata dall’intelligenza artificiale. Le domande relative alla distribuzione del materiale o agli strati del disegno, per esempio, possono dunque essere accessibili in un’interfaccia di facile utilizzo. Cardoso sottolinea: «Dobbiamo permettere ai restauratori di capire cosa si trovano davanti».
Successi fondamentali in tempi difficili
Nel perseguire il proprio obiettivo, il gruppo responsabile del progetto ha dovuto affrontare alcune difficoltà a causa della pandemia di Covid-19. «Il risultato è stato quello di ridurre considerevolmente lo sviluppo del progetto a causa della mancanza di contatti». Il gruppo ha dovuto riadattare la propria realtà in base alle condizioni e alle variabili esterne. Nonostante ciò, il progetto è riuscito a lasciare il segno nella comunità che si occupa di conservazione. Cardoso riferisce: «La comunità che si occupa di conservazione d’arte in generale vede nel nostro progetto un cambiamento di mentalità e uno standard di riferimento per questo mercato, riconosce la nostra capacità di influenzare la comunità e ascolta ciò che abbiamo da dire». Inoltre, il progetto ha avuto un impatto positivo su Signinum. «Abbiamo ideato e applicato una cultura innovativa completamente nuova all’interno di Signinum, che ci permette di prendere in considerazione approcci nuovi, diversi e più efficienti alle sfide».
Uno sguardo al futuro
Il progetto comincia a ricevere riscontri concreti e positivi sulla soluzione proposta dai partner e dagli utenti finali. «In questo momento stiamo entrando nella fase commerciale e promuoviamo diverse interazioni con la comunità nel suo complesso. Questo sarà il nostro obiettivo nell’immediato futuro, perché dobbiamo rendere sostenibile il gruppo e il progetto». Un impegno parallelo è rivolto a promuovere una conservazione più verde, sostenibile e intelligente, tramite l’organizzazione di eventi e azioni con diversi partner in tutto il mondo. Cardoso conclude: «Il patrimonio culturale è una pietra miliare dell’identità europea. Per capire dove vogliamo andare e quale sarà il nostro percorso futuro come comunità, dobbiamo capire e conoscere il nostro passato. La soluzione XpeCAM è potenzialmente uno dei principali attori in grado di tutelare e sostenere questo patrimonio».
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