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Boosting Reward-based Attention through VEstibular STimulation

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Motivazione e processo decisionale: un nuovo ruolo per il sistema vestibolare

Gli organi dell’orecchio interno sono noti per svolgere un ruolo nel senso dell’equilibrio e dell’orientamento. I ricercatori europei hanno scoperto un loro ulteriore ruolo nella motivazione, con implicazioni cliniche in vari disturbi psicologici tra cui la dipendenza.

La cattura attenzionale (AC, Attentional Capture) negli esseri umani implica la direzione involontaria dell’attenzione verso uno stimolo target. Questo fenomeno è particolarmente rilevante con gli stimoli gratificanti e in determinati disturbi di dipendenza. Le prove accumulate basate sui dati di neuroimaging indicano un ruolo della corteccia cingolata anteriore (ACC, Anterior Cingulate Cortex) nel coinvolgimento dell’attenzione verso gli stimoli gratificanti. La ACC è situata in profondità sotto la superficie del cervello e pertanto non può essere raggiunta facilmente con i comuni dispositivi di neurostimolazione.

Un metodo non invasivo per lo studio della AC

L’iniziativa BRAVEST, intrapresa con il supporto del programma Marie Skłodowska-Curie, si è avvalsa della stimolazione galvanica vestibolare (GVS, Galvanic Vestibular Stimulation), un metodo non invasivo noto per l’attivazione di varie aree del sistema nervoso centrale situate in profondità sotto la superficie del cervello. La GVS stimola il sistema vestibolare, posto nell’orecchio interno, per mezzo di deboli correnti elettriche applicate sulla pelle dietro le orecchie. «La GVS è adatta allo studio delle regioni cerebrali che supportano i processi emotivi e motivazionali mentre la loro disfunzione è stata collegata a una serie di disturbi psichiatrici, tra cui l’ansia e la depressione», spiega il borsista Elvio Blini. La ricerca BRAVEST ha incluso la partecipazione di soggetti sani che hanno ricevuto la GVS o la stimolazione del controllo. Contemporaneamente, i soggetti hanno svolto un compito motivazionale volto a una ricompensa monetaria, concessa ai partecipanti in conseguenza delle loro prestazioni. «La motivazione è un potente fattore determinante per le prestazioni umane e non sorprende quindi il fatto di aver osservato un forte incremento delle prestazioni quando le risposte venivano premiate», sottolinea Bini. È interessante notare che questi benefici motivazionali si sono rivelati ridotti nei partecipanti sottoposti alla GVS, il che suggerisce un collegamento tra il sistema vestibolare e la motivazione.

Significato di BRAVEST

I risultati di BRAVEST confermano la teoria a lungo sostenuta che i nostri stati fisiologici, consci o meno, siano fattori determinanti importanti per il processo decisionale e il comportamento. «Pensate a quanto risulta più desiderabile il vostro alimento preferito quando siete affamati anziché quando provate una leggera nausea», sottolinea Blini. Inoltre, i risultati mettono in dubbio le nozioni esistenti sul ruolo del sistema vestibolare solo nel campo dell’equilibrio, rivelando le sue implicazioni nella motivazione con intriganti proiezioni teoriche e pratiche. La raccolta dei segnali interni che descrivono lo stato fisiologico del corpo e la nostra capacità di distinguerli è nota come interocezione. L’interocezione è sempre più oggetto di studio in quanto potrebbe rappresentare un importante punto di accesso al benessere fisico e mentale. Finora, è stata rivolta molta attenzione ai segnali cardiaci, respiratori o gastrici, ma i risultati di BRAVEST dimostrano che, ai fini dell’interocezione, le informazioni vestibolari sono altrettanto importanti. La ricerca condotta nei moderni trattamenti per una serie di disturbi psichiatrici comporta, per ottimizzarne l’efficacia, la comprensione dei processi interocettivi e della metacognizione. La GVS si è dimostrata un metodo valido per studiare questi processi e potrebbe anche essere utile come metodo adiuvante nel trattamento di popolazioni cliniche caratterizzate da sensibilità disfunzionale alle gratificazioni, quali i disturbi di dipendenza. È necessaria l’ulteriore analisi tramite neuroimaging dell’interazione tra il sistema vestibolare e quello motivazionale, per chiarirne il meccanismo neurale. I programmi di Blini per il futuro includono la ricerca sull’impiego della GVS sui fumatori, per ridurre l’importanza eccessiva dello stimolo correlato alla nicotina. Questi sforzi, abbinati ad altre informazioni sull’associazione tra interocezione e motivazione, forniranno una prima prova di principio per l’impiego della GVS nella pratica clinica.

Parole chiave

BRAVEST, cattura attenzionale, gratificazione, sistema vestibolare, stimolazione galvanica vestibolare, corteccia cingolata anteriore, dipendenza

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