La Commissione intende ridurre le formalità burocratiche dei finanziamenti alla ricerca
La Commissione europea ha delineato i suoi piani per semplificare le procedure di partecipazione ai progetti di ricerca finanziati dall'UE e spera in questo modo di riuscire a convincere i migliori ricercatori a partecipare ai programmi quadro. "I ricercatori devono poter passare più tempo in laboratorio e meno in ufficio", ha dichiarato Máire Geoghegan-Quinn, il commissario europeo per la Ricerca, l'innovazione e la scienza. "Le nostre proposte intendono ridurre al minimo gli oneri amministrativi nei programmi di ricerca europei. Abbiamo bisogno di reclutare i migliori ricercatori e le imprese più innovative, e dobbiamo permettere loro di concentrarsi sui risultati, non sulla burocrazia". La strategia di semplificazione, illustrata in una comunicazione della Commissione, è divisa in tre parti. La prima parte riguarda le modifiche che possono essere fatte nell'ambito dell'attuale quadro giuridico e normativo. Per esempio, un miglior supporto agli utenti (in termini di documenti facilmente comprensibili, strumenti TI (tecnologia dell'informazione) di semplice utilizzo e processi amministrativi ottimizzati) riduce il tempo necessario per assegnare sovvenzioni ed effettuare pagamenti. La Commissione si è inoltre impegnata a garantire che le regole vengano applicate in modo coerente e che gli inviti a presentare proposte e le scadenze tengano in considerazione i principali periodi di ferie. Infine, la Commissione sta contemplando l'introduzione di premi, facendo notare che la loro gestione è semplice e che essi incoraggiano gli investitori ad investire nella ricerca per riuscire a vincerli. La Commissione eseguirà un'azione pilota relativa ai premi nell'ambito del Settimo programma quadro (7° PQ). La seconda parte del piano di semplificazione è dedicata a modifiche più radicali per quanto riguarda le norme finanziarie in vigore. Sia il Parlamento europeo che il Consiglio devono dare il via libera affinché queste modifiche siano applicate. Le idee proposte includono un uso più ampio di "metodologie di costo medio", che assolverebbero i progetti dalla contabilità separata per ciascuna pur minima voce di spesa. La registrazione del tempo personale a fini contabili viene citata come un problema da molti beneficiari di sovvenzioni. La Commissione propone il pagamento di una somma forfettaria per il personale sulla base di un accordo delle spese di personale durante i negoziati di sovvenzione. La Commissione propone inoltre di permettere di utilizzare per i progetti UE gli stessi metodi contabili usati per i programmi di ricerca nazionali. La terza e ultima parte della comunicazione riguarda le modifiche che potrebbero essere attuate nell'ambito dei futuri programmi quadro. Qui la Commissione prevede di esaminare le opzioni che funzionerebbero secondo un principio di "pagamento legato ai risultati". "La stessa Corte dei conti ha chiesto se, invece del sistema attuale di "pagamento legato all'input", si potrebbe cambiare in "pagamento legato all'output'', ha spiegato il commissario Geoghegan-Quinn. "Verrebbero fissati obiettivi concordati in cambio di finanziamenti. Il saldo degli importi dev'essere associato al fatto che tali obiettivi siano raggiunti". La signora Geoghegan-Quinn ha sottolineato che la semplificazione potrebbe essere realizzata senza compromettere il controllo finanziario. "Sono un ex membro della Corte dei conti - ha sottolineato - posso dirvi che l'uso di procedure diverse e sovrapposte crea confusione. Regole chiare e semplici, applicate in modo coerente, permettono un migliore controllo finanziario". Da parte sua, il commissario per il Bilancio dell'UE Janusz Lewandowski ha detto: "La revisione del regolamento finanziario, che la Commissione presenterà il prossimo mese, sosterrà queste idee di semplificazione del finanziamento della ricerca con proposte normative concrete, utili anche in molti altri settori. Abbiamo bisogno di norme più semplici per incoraggiare i potenziali beneficiari dei fondi UE - come le piccole e medie imprese o le ONG [organizzazioni non governative] - a richiederli. Grazie alla semplificazione il bilancio dell'Unione europea offrirà maggiori vantaggi ai cittadini e alle imprese". La Commissione ha anche rilasciato i dettagli del nuovo gruppo di esperti che è stato incaricato di riesaminare tutti gli aspetti del 7° PQ. Il gruppo di 10 membri, presieduto da Rolf Annerberg del Consiglio svedese per l'Ambiente, le scienze agrarie e il territorio (FORMAS), analizzerà tutti gli aspetti del 7° PQ, compreso il suo impatto sullo Spazio europeo della ricerca (SER), la posizione internazionale dell'Europa in campo scientifico, l'efficacia di nuove misure nell'ambito del 7° PQ e il ruolo della ricerca negli sforzi per affrontare le principali sfide sociali. Le conclusioni del gruppo verranno integrate nel progetto dell'Ottavo programma quadro (8° PQ), che dovrebbe iniziare nel 2014. La Commissione pubblicherà le sue proposte per l'8° PQ verso la fine del 2011 o l'inizio del 2012.