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Contenuto archiviato il 2023-03-07

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La Commissione invita a fare più ricerca e a ridurre la burocrazia

La Commissione europea, nel tentativo di ridurre la burocrazia e di concentrarsi sui risultati della ricerca, ha recentemente adottato due importanti iniziative che porteranno cambiamenti nei regolamenti finanziari e una semplificazione delle procedure che riguardano i Program...

La Commissione europea, nel tentativo di ridurre la burocrazia e di concentrarsi sui risultati della ricerca, ha recentemente adottato due importanti iniziative che porteranno cambiamenti nei regolamenti finanziari e una semplificazione delle procedure che riguardano i Programmi quadro per la ricerca dell'UE. Oltre a rendere più facile l'accesso dei ricercatori ai fondi dell'UE, le nuove regole aiuterebbero anche a mettere insieme più fondi pubblici e privati, dando così maggiore spinta agli investimenti. In definitiva questi cambiamenti farebbero partire e funzionare i programmi dell'UE. La comunità della ricerca europea promuove da tempo ormai questo tipo di cambiamenti, come evidenziato dalle migliaia di ricercatori in Europa e altrove che hanno firmato la Dichiarazione "Trust Researchers", una petizione presentata recentemente al Commissario per la ricerca, l'innovazione e la scienza, Máire Geoghegan-Quinn e dal Parlamento europeo che invita al cambiamento. Secondo Janusz Lewandowski, il Commissario europeo per il budget e la programmazione finanziaria, il regolamento finanziario emendato faciliterà l'accesso ai finanziamenti e avrà come risultato maggiore innovazione e più crescita. "Il mio obiettivo principale è fare in modo che i finanziamenti dell'UE stimolino l'innovazione e la crescita rendendoli più accessibili alle aziende europee, alle piccole e medie imprese (PMI), ai ricercatori e ad altri beneficiari," ha detto. "La Commissione propone misure che ridurranno i costi e il lavoro causati da procedure troppo complesse. A breve termine, soluzioni semplici come eliminare l'obbligo di aprire conti in banca separati e di pagare interessi passivi su pagamenti anticipati alleggerirà il carico amministrativo per i beneficiari coinvolti." Infine, i finanziamenti dell'UE dovrebbero "trasformarsi da semplici rimborsi spese a compensi per il rendimento", ha aggiunto. I cambiamenti proposti dalla Commissione europea comprendono l'innalzamento del limite massimo al di sotto del quale le sovvenzioni comportano procedure amministrative più semplici dagli attuali 25.000 EUR a 50.000 EUR. Ai beneficiari dovrebbe inoltre essere consentito di usare la propria sovvenzione per pagare gli altri partner del progetto. In termini di semplificazione, l'obiettivo sono le aziende. Per esempio, la Commissione europea accetta la consegna unica di documenti legali attraverso la Unique Registration Facility (URF) invece di richiederli per ogni domanda successiva. La Commissione europea ha inoltre proposto una riduzione di varie regole di finanziamento in diversi programmi e emendamenti riguardanti le dichiarazioni di interesse pre-finanziamento. La registrazione del tempo di lavoro per il calcolo dei costi del personale è percepita da alcuni beneficiari come particolarmente onerosa. Un tale requisito potrebbe essere eliminato soltanto se durante la negoziazione delle sovvenzioni fossero stabilite somme forfettarie sulla base di una stima ex ante dei costi del pesonale per beneficiario del progetto. Questi cambiamenti aiutano a snellire le misure e a garantire un controllo efficace del denaro dei contribuenti, risultando in un giusto equilibrio tra i due. A lungo termine, la Commissione europea spera che questi cambiamenti aiuteranno a trasformare la natura del sistema di sovvenzioni da rimborso delle spese a compenso per i risultati raggiunti. Le proposte devono essere adottate del Consiglio e dal Parlamento europeo. Nel frattempo, il dott. Olivier Küttel, co-fondatore dell'iniziativa Trust Researchers, Punto di contatto nazionale svizzero per il Settimo programma quadro (7° PQ) e Direttore dell'Ufficio Euresearch a Berna, ha detto che è necessaria una ristrutturazione dei programmi di finanziamento europei se si vuole che essi siano efficaci. Troppo spesso i ricercatori devono farsi strada attraverso montagne di documenti per richiedere le sovvenzioni dell'UE. La dott.ssa Sabine Herlitschka, una degli iniziatori del Trust Researchers, Punto di contatto austriaco per il 7? PQ e Direttrice della Divisione programmi europei e internazionali presso l'Agenzia austriaca per la promozione della ricerca (FFG) in Austria, ha commentato che la maggior parte dei ricercatori non sono contro le regole ma vogliono regole giuste. La Dichiarazione delinea cinque principi chiave: fiducia reciproca; focus sulla ricerca; coerenza; affidabilità e assunzione dei rischi. Sulla fiducia reciproca, i ricercatori fanno notare che il finanziamento della ricerca in Europa dovrebbe essere basato sulla fiducia reciproca e sul partenariato responsabile. Da parte sua, il Commissario Geoghegan-Quinn è d'accordo con i messaggi promossi dall'iniziativa Trust Researchers e li ha persino menzionati quando ha presentato la Comunicazione sulla Semplificazione della Commissione europea il 29 aprile di quest'anno. "Voglio che i ricercatori passino più tepo nei laboratori e meno tempo negli uffici," ha detto il Commissario Máire Geoghegan-Quinn. "Le nostre proposte intendono ridurre al minimo gli oneri amministrativi nei programmi di ricerca europei. Abbiamo bisogno di reclutare i migliori ricercatori e le imprese più innovative, e dobbiamo permettere loro di concentrarsi sui risultati, non sulla burocrazia". La Comunicazione non è rimasta inascoltata; il Parlamento europeo ha riconsciuto il bisogno di semplificare. Anche i ricercatori hanno apprezzato la Comunicazione. La dott.ssa Herlitschka ha detto: "Penso che sia veramento coraggiosa e che sia una mossa nella direzione giusta."

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