Il progetto dell'UE FAST-DOT punta alla ricerca sulla tecnologia laser
La tecnologia laser ha rivoluzionato il mondo della medicina in modi prima impensabili. Sempre più spesso il bisturi cede il posto alla nuova generazione di laser. Adesso il progetto FAST-DOT, sostenuto dall'UE con 10,1 Mio EUR di finanziamenti, è al lavoro per sviluppare una nuova linea di laser per applicazioni biomediche. Guidati da un team con base presso l'Università di Dundee, 18 partner europei provenienti da 12 paesi riuniranno le loro conoscenze e le loro risorse per sviluppare la prossima generazione di laser che sarà usata per applicazioni biomediche. Il fatto che lavoreranno insieme comporta che potranno condurre quasi 100 anni-persona di lavoro in soltanto una frazione di questo tempo. Secondo il professor Edik Rafailov dell'Università di Dundee, "Questo progetto rivoluzionerà l'uso del laser nel campo biomedico, fornendo a medici e ricercatori laser tascabili ad alte prestazioni, ad un costo sostanzialmente più basso, che renderà il loro uso su larga scala economicamente accessibile." I nuovi laser che saranno sviluppati non solo saranno molto più piccoli ma consumeranno anche meno energia rispetto ai laser usati attualmente. I laser in uso attualmente non sono portatili e comportano alti consumi energetici. I nuovi laser saranno disegnati per l'uso in microscopia e nanochirurgia, dove rendereanno possibili tagli, imaging e terapie di trattamento ad alta precisione. Secondo Neil Stewart, project manager di FAST-DOT, "Gli obiettivi del progetto sono di usare una tecnologia chiamata materiali a punti quantici, probabilmente arseniuro di gallio, e sfruttare le loro caratteristiche di emissione di laser per il loro uso in applicazioni biomediche, come per esempio l'estrazione con laser in microchirurgia." Lo sviluppo dei nuovi laser significherà che i chirurghi e gli studiosi di scienze naturali avranno accesso a laser a più alte prestazioni e a costi più contenuti rispetto a quelli disponibili attualmente e aprirà la strada a nuove e esaltanti applicazioni del laser nella biomedicina. C'è anche la speranza di ridurre le dimensioni dei nuovi laser sui quali si sta lavorando. Attualmente i laser hanno pressappoco le dimensioni di una scatola da scarpe. Il progetto FAST-DOT spera di ridurre le dimensioni a quelle di una scatola di fiammiferi, facendo allo stesso tempo scendere il loro costo ad un decimo di quello attuale. Il dott. Stewart ha inoltre affermato che i nuovi laser potranno essere usati nel campo della microchirurgia. "Con questi laser dovremmo essere in grado di portare la microchirurgia al livello di pochi micron. E grazie alla differenza nel modo di controllare l'energia, potremo emettere quantità di energia molto contenute e quindi esaminare cose come la sutura dei tessuti," ha dichiarato. I sistemi laser per uso medico erano visti inizialmente come uno strumento chirurgico minimamente invasivo, ed erano usati per l'asportazione, il taglio o la coagulazione dei tessuti. Quindi la loro prima applicazione fu nel campo della chirurgia generale e della chirurgia laparoscopica. Già negli anni 1990, i laser stavano diventando più popolari nel campo dell'oftalmologia per la correzione della vista. Adesso, comunque, il laser è usato per scopi diagnostici, grazie alle sue caratteristiche non invasive, oltre ad essere usato per la rilevazione e il monitoraggio di alcune malattie.