Skip to main content
European Commission logo
italiano italiano
CORDIS - Risultati della ricerca dell’UE
CORDIS
CORDIS Web 30th anniversary CORDIS Web 30th anniversary

Article Category

Contenuto archiviato il 2023-03-06

Article available in the following languages:

ELI si prepara al lancio di un'infrastruttura per i raggi laser

Un laser potente riesce a dividere i fotoni in coppie di elettroni-positroni? A questa domanda sta cercando di dare una risposta il progetto ELI ("Extreme light infrastructure"), finanziato dall'Unione europea con 6 milioni di euro nell'ambito del tema "Infrastrutture" del Set...

Un laser potente riesce a dividere i fotoni in coppie di elettroni-positroni? A questa domanda sta cercando di dare una risposta il progetto ELI ("Extreme light infrastructure"), finanziato dall'Unione europea con 6 milioni di euro nell'ambito del tema "Infrastrutture" del Settimo programma quadro (7° PQ). I partner del progetto intendono trasformare ELI nella prima infrastruttura capace di raggiungere questo limite, maggiore di oltre sei ordini di magnitudine rispetto all'intensità laser odierna. Da adesso fino al 2010, i 15 partner - appartenenti a 13 Stati membri dell'Unione europea - svilupperanno un'infrastruttura per la generazione di raggi laser con intensità mille volte superiori ai valori ottenuti oggi. Il presidente dell'Autorità nazionale rumena per la ricerca scientifica (ANCS) ha annunciato che la Romania ospiterà l'infrastruttura. Marius Enachescu ha fatto sapere ai giornalisti che la Romania intende rivestire un ruolo centrale nella creazione di un'infrastruttura europea: ospiterà nella capitale Bucarest un complesso costituito di laser ad alta potenza e acceleratori di particelle. "Questo progetto metterà la Romania alla pari degli altri paesi sulla mappa degli impianti europei", ha fatto notare Enachescu. "Ricercatori di tutto il mondo verranno in Romania e questo avrà delle ripercussioni positive sull'immagine del paese e della sua industria". In quanto partner del progetto, l'Istituto di fisica presso l'Accademia delle scienze della Repubblica ceca è responsabile della generazione di raggi laser ad alta intensità e l'Accademia delle scienze ungherese si occupa della fisica degli attosecondi. Il dottor Enachescu ha spiegato che la potenza del laser sarà in termini di petawatt (un quadrilione di watt) ed exawatt. La produzione di un tale laser rappresenterebbe una seconda rivoluzione per i laser impiegati in medicina, dopo la prima che segnò l'uso del laser in chirurgia", ha detto. Secondo i ricercatori, la loro infrastruttura sarà in grado di offrire potenza in un batter d'occhio. In pratica, i tempi saranno misurati in attosecondi (un attosecondo è pari a un miliardesimo di miliardesimo di secondo); ne risulterà una potenza pari a oltre 10.000 volte quella prodotta da tutti i generatori di laser presenti sulla Terra messi insieme. Il dott. Enachescu ha spiegato che questa nuova infrastruttura permetterà l'esplorazione di zone finora inaccessibili - come l'interazione laser-materia ai più alti livelli di intensità, dove le leggi relativistiche non sono più sufficienti - e la ricerca sulla dinamica degli elettroni all'interno di atomi, molecole, plasmi e solidi, fino alla creazione di coppie particella-antiparticella sotto vuoto. ELI intende trasformarsi in una piattaforma multidisciplinare con canali specializzati dedicati a laser, particelle o radiazione, per un'ampia serie di campi scientifici tra cui quello nucleare, atomico, delle particelle, cosmologico e gravitazionale, nonché per le scienze sociali. L'ambiente, la biologia, la scienza della materia e la nanotecnologia potranno altresì trarre vantaggio dai risultati del progetto ELI sarà anche fondamentale per la promozione del trasferimento tecnologico, l'istruzione e la formazione. I risultati di questo progetto contribuiranno anche allo sviluppo di acceleratori di particelle di piccole dimensioni con capacità analoghe a quelle dei grandi acceleratori attualmente disponibili. Inoltre, le applicazioni potranno essere usate nelle terapie antitumorali, nonché per ridurre il ciclo di vita dei rifiuti radioattivi, da milioni di anni ad alcune decine di minuti. Altri membri del progetto ELI sono l'Università di Sofia (Bulgaria), l'Asterix Laser System di Praga (Repubblica ceca), SOLEIL (Francia), l'Istituto Max Planck di ottica quantistica (Germania), il Politecnico di Creta (Grecia), l'Università di Pécs (Ungheria), il Centro di ricerca sui laser (Lituania) e l'Istituto di optoelettronica del Politecnico militare in Polonia.

Articoli correlati