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Contenuto archiviato il 2024-06-18

A Multi-Stage Malaria Vaccine

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Un nuovo vaccino antimalarico

Circa mezzo milione di persone muore ogni anno a causa della malaria. La maggior parte dei possibili vaccini sviluppati negli anni non sono riusciti a controllare la malattia.

La malaria è causata dal parassita protozoo Plasmodium falciparum ed è trasmessa da zanzare femmine Anopheles infettate. I parassiti migrano inizialmente nel fegato di chi viene infettato e subiscono un complesso ciclo di vita, composto di quattro fasi ‒ sporozoita, epatico, ematico e della zanzara. Finora lo sviluppo di un vaccino antimalarico si è dimostrato difficile, soprattutto a causa dell’espressione genica differenziale di ogni fase del ciclo di vita e del notevole polimorfismo di molti antigeni del parassita. Le sperimentazioni cliniche sui vaccini hanno rivelato l’importanza di una corretta conformazione dell’antigene durante la produzione del vaccino e hanno sottolineato la necessità di potentissime risposte anticorpali e delle cellule T per indurre la protezione immunitaria. Lo sviluppo di vaccini per l’intero parassita è stato ostacolato dalle difficoltà nella fabbricazione, diffusione e consegna. Ad oggi non esiste un vaccino brevettato contro la malaria e il candidato più accreditato (chiamato RTS,S) colpisce una proteina nella fase pre-eritrocita, che è necessaria per l’introduzione del parassita nel fegato. Benché gran parte della risposta immunitaria prodotta è rivolta verso la proteina involucro del virus dell’epatite B incluso nel vaccino, essa può comunque produrre una protezione del 60 %. Un vaccino multi-fase Il progetto europeo MULTIMALVAX, finanziato dall’UE, ha riunito importanti esperti accademici e industriali europei nel campo. “L’obiettivo complessivo del programma di sviluppo clinico MULTIMALVAX era quello di sviluppare il concetto di un vaccino antimalarico multi-fase altamente efficace,” dichiara il coordinatore del progetto, il prof. Adrian Hill. Il consorzio ha sfruttato i recenti progressi compiuti nella progettazione dei vaccini, tra cui un approccio di vettore virale basato sull’adenovirus dello scimpanzè (ChAd63) e i vettori MVA (modified vaccinia Ankara) per la vaccinazione primaria e i richiami. La capacità di questa combinazione di vettori di generare una risposta CD8+ T delle cellule T e titoli elevati di anticorpi contro gli antigeni multipli della malaria, lo rendono uno strumento promettente per i vaccini antimalarici. I ricercatori hanno combinato il candidato vaccino protettivo R21 ‒ una particella virus-simile di prossima generazione contro gli sporozoiti ‒ con vettori virali contro il parassita nella fase epatica, l’antigene RH5 nella fase ematica e il candidato vaccino Pfs25 che blocca la trasmissione. I vettori generati che esprimono i componenti nelle diverse fasi sono stati verificati individualmente prima di passare alla recente sperimentazione combinata. RH5 si è rivelato sicuro come antigene del vaccino negli umani e capace di indurre l’inibizione di cresciata cross-strain. I risultati della sperimentazione del vaccino che blocca la trasmissione vettoriale hanno dimostrato la sicurezza e l’immunogenicità sia nell’induzione con anticorpi che con cellule T. I vantaggi di un approccio multibersaglio L’interruzione della trasmissione della malaria è un obiettivo importante per la vaccinazione antimalarica. “L’approccio MULTIMALVAX sfrutta le possibili sinergie tra i componenti del vaccino che agiscono nelle diverse fasi del ciclo di vita,” spiega il prof. Hill. “Un altro vantaggio ‒ continua ‒ è il fatto che un parassita con una variante che permette di eludere una determinata risposta immunitaria, dovrebbe comunque essere sensibile all’immunità contro altri componenti del vaccino.” I dati preclinici del progetto MULTIMALVAX hanno rivelato che diversi antigeni della fase zanzara possono indurre un forte arresto della trasmissione contro gli isolati africani del P. falciparum. Soprattutto, la combinazione di componenti anti sporozoiti e anti fase epatica ha prodotto effetti sinergici. Il progetto MULTIMALVAX ha combinato alcuni dei più promettenti antigeni e sistemi di consegna per ciascuna fase del ciclo di vita del P. Falciparum, per raggiungere uno dei principali obiettivi della ricerca sanitaria globale da diversi decenni, vale a dire un vaccino antimalarico altamente efficace. I partner del progetto anticipano che il vaccino proposto potrebbe essere prodotto in maniera economica per soddisfare la domanda globale annuale di decine di milioni di vaccinazioni nei paesi in via di sviluppo. Il prossimo passo è di ottimizzare e valutare ulteriormente il vaccino multi-fase per le regioni endemiche della malaria in Africa nell'ambito del nuovo programma finanziato dall’UE, OPTIMALVAX.

Parole chiave

Malaria, vaccino, Plasmodium falciparum, ciclo di vita, MULTIMALVAX

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