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Contenuto archiviato il 2023-03-27

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Programma specifico di ricerca e sviluppo tecnologico (CEE) nel settore dell'energia - energie non nucleari e impiego razionale dell'energia - (JOULE), 1989-1992

 
Parte del Programma quadro di ricerca e sviluppo tecnologico (1987-1991), alla subattività 5.3: "Energie non nucleari", questo quarto programma nel settore energetico è direttamente collegato agli obiettivi comunitari in materia energetica per il 1995 ed alla convergenza delle politiche degli Stati membri. Si ispira anche alla politica ambientale ed al programma di azione comunitario (1987-1992).

Inoltre, è correlato:
- ai progetti dimostrativi sullo sfruttamento delle fonti energetiche alternative, sul risparmio energetico e sulla sostituzione degli idrocarburi (ENDEMO C);
- ai progetti pilota e dimostrativi industriali sulla liquefazione e gassificazione dei combustibili solidi (ENDEMO C);
- ai progetti di sviluppo tecnologico nel settore degli idrocarburi (HYDROCARB 2C).

Si intende raggiungere gli obiettivi del programma mediante i progressi nello sviluppo e la disponibilità di tecniche, processi e prodotti che permetteranno di utilizzare l'energia in modo razionale, nell'uso non inquinante di combustibili solidi e idrocarburi, nell'impiego efficiente ed economico delle fonti di energia rinnovabile e nello sviluppo di modelli per l'energia e l'ambiente.
Sviluppare tecnologie che si avvalgono dell'energia non nucleare, comprendenti lo sfruttamento dei combustibili fossili solidi e fonti di energia nuova e rinnovabile, e promuovere l'utilizzo efficiente e razionale dell'energia per aumentare la sicurezza delle forniture e ridurre le importazioni senza danneggiare l'ambiente.
Quattro aree:

- modelli energetici e ambientali:
migliorare il potenziale analitico di applicazione negli Stati membri e sviluppare una capacità di analisi generale della politica europea che sottolinei le interazioni energia-ambiente ed energia-economia;

- utilizzo razionale dell'energia:
sviluppare una tecnologia energetica che porti ad una maggiore efficienza energetica e ad una riduzione dell'utilizzo mediante la conservazione nell'uso finale e la conversione ed immagazzinaggio dell'energia;

- energia proveniente da fonti fossili:
. idrocarburi: sviluppare tecniche di esplorazione e sfruttamento più facile e più efficiente dei campi di idrocarburi nonché per utilizzare meglio gli idrocarburi estratti;
. combustibili solidi: sviluppare processi e installazioni per la combustione dei combustibili solidi (concentrandosi sull'uso del carbone per la produzione dell'elettricità), con una maggiore efficienza di conversione ed un ridotto impatto ambientale;

- energie rinnovabili:
. fonti di energia derivate dal sole:
energia eolica: ridurre il costo dell'elettricità derivata dal vento migliorando le prestazioni ed aumentando la vita utile delle turbine a vento; energia solare fotovoltaica: ridurre il costo dei dispositivi fotovoltaici; idraulica; biomassa: sviluppare tecniche di produzione, conversione ed uso dei carburanti dalla biomassa, in cooperazione con i programmi comunitari ECLAIR, sul legno ed agricolo;
. energia geotermica e geologia profonda.
La Commissione, assistita da un comitato consultivo composto dai rappresentanti degli Stati membri e presieduto dal rappresentante della Commissione, è responsabile per l'attuazione del programma mediante contratti di ricerca i cui costi vengono ripartiti tra le parti coinvolte, contratti di studio, progetti di coordinamento e borse di studio per la formazione e la mobilità.

I partecipanti possono essere industrie, ivi comprese le piccole e medie imprese, istituti di ricerca, università e individui o qualsiasi loro combinazione, costituiti nella Comunità. Potranno diventare partner in un progetto intrapreso nell'ambito del programma anche le organizzazioni e le imprese dei paesi non comunitari che abbiano concluso accordi quadro di cooperazione scientifica e tecnica con le Comunità europee.

I contratti a costi ripartiti vengono assegnati in seguito ad una procedura di selezione basata su un invito a presentare proposte. La Comunità potrà accollarsi sino al 50% della spesa totale oppure, in caso di partecipazione di università e istituti di ricerca, sino al 100% dei costi marginali. I contratti stipulati dalla Commissione regolano i diritti e gli obblighi di ciascuna
parte e, in particolare, le disposizioni relative alla diffusione, protezione e valorizzazione dei risultati delle ricerche.

Durante il secondo anno di attuazione, la Commissione effettuerà una revisione del programma e presenterà un rapporto al Consiglio ed al Parlamento europeo. Successivamente, presenterà un rapporto finale dei risultati ottenuti.