Programma specifico di ricerca e sviluppo (Euratom) nel settore del disarmo degli impianti nucleari, 1989-1993
Indagare sullo sviluppo di un sistema per la gestione degli impianti nucleari definitivamente dismessi e per liberarsi dei rifiuti radioattivi prodotti nel corso dello smantellamento, nonché ottenere un consenso sulla politica comunitaria di disarmo.
Tre aree:
- progetti di ricerca e sviluppo:
integrità a lungo termine di edifici e sistemi, decontaminazione in vista del disarmo, tecniche di smantellamento, trattamento di rifiuti specifici e stima delle quantità di rifiuti radioattivi;
- identificazione di linee guida per la progettazione ed il funzionamento degli impianti nucleari ed il loro disarmo, al fine di definire gli aspetti tecnici di una politica comunitaria del settore;
- sperimentazione di tecniche nuove in condizioni reali:
con l'attuazione di progetti pilota e di prove alternative, nonché con personale di appoggio la Commissione intende favorire il ricorso a tecniche avanzate e l'avvio di studi paralleli.
Assistita dal comitato consultivo di gestione e coordinamento (CGC) nel settore dell'energia derivante dalla fissione nucleare - ciclo del combustibile, trasformazione e stoccaggio dei rifiuti, la Commissione ha il compito di attuare il programma tramite contributi alla formazione e alla mobilità, progetti coordinati, contratti di studio e contratti di ricerca in compartecipazione finanziaria.
Con l'invito a partecipare la Commissione distribuisce pacchetti informativi in tutte le lingue ufficiali della Comunità, al fine di garantire la parità di opportunità alle imprese, alle università ed ai centri di ricerca degli Stati membri. Laddove opportuno, i contratti sono stipulati ed i contributi erogati a seguito di una procedura di selezione basata su inviti a presentare proposte. Viene favorita la partecipazione delle PMI.
I progetti di ricerca in compartecipazione finanziaria sono di regola realizzati da partecipanti di più di uno Stato membro. La Comunità può intervenire per un massimo del 50% dei costi totali o per un massimo del 100% dei costi marginali, qualora siano coinvolte università ed istituti di ricerca.
Laddove esista una possibilità di cooperazione su vasta scala con il coinvolgimento di diversi Stati membri, la Commissione ha facoltà di partecipare a parti dei progetti tramite contratti in compartecipazione finanziaria nonché di organizzare uno scambio di informazioni sulle parti restanti a mezzo di azioni concertate. Questo riguarda in particolare i progetti di smantellamento selezionati. Si favorisce, laddove possibile, l'appoggio di gruppi di ricerca di tutti gli Stati membri a tali progetti.
La Commissione ha la facoltà di negoziare accordi o contratti con paesi non membri, organizzazioni internazionali o istituzioni nazionali di paesi non membri al fine di associarli al programma.
I contratti stipulati dalla Commissione definiscono i diritti e doveri di ciascuna delle parti, segnatamente i mezzi di diffusione, di tutela e di sfruttamento dei risultati della ricerca. L'informazione risultante dall'attuazione di attività in compartecipazione finanziaria è resa accessibile a tutti gli Stati membri su basi eguali. Le licenze e/o altri diritti aviluppati nel quadro del programma sono soggetti alle normali condizioni contrattuali della Comunità.
La Commissione procederà a una revisione nel corso del terzo anno di funzionamento del programma e sottoporrà una relazione al Parlamento europeo, al Consiglio ed al Comitato economico e sociale, oltre, se necessario, ad una proposta di modifica o di proroga. Successivamente sarà presentata al Parlamento europeo ed al Consiglio una valutazione finale dei risultati ottenuti.