Biomarcatori al posto degli animali
Molte industrie usano valutazioni di sicurezza delle sostanze tossiche croniche per gli esseri umani per promuovere i loro prodotti sul mercato. I metodi attuali per lo più comportano l’uso di animali, ma richiedono tempi lunghi, sono costosi e discutibili dal punto di vista etico. L’iniziativa DETECTIVE (Detection of endpoints and biomarkers of repeated dose toxicity using in vitro systems), finanziata dall’UE, era parte di una strategia di ricerca integrata mirata a sostituire i test sugli animali. A tal fine i partner hanno lavorato per sviluppare biomarcatori in vitro ed endpoint solidi, affidabili, sensibili e specifici per le sperimentazioni cliniche che non coinvolgano gli animali. DETECTIVE ha sviluppato modelli di tossicità in vitro per tre organi target: il fegato, il cuore e il rene. I ricercatori hanno sviluppato un modello di tossicità (a dose) ripetuta basato su cellule staminali embrionali umane. I ricercatori hanno testato composti da una revisione bibliografica e dal database Repdose, e hanno scoperto che l’esposizione a questi composti modifica la trascrizione genica. Queste informazioni sono state utilizzate per scoprire che il fegato e i reni erano i bersagli principali della tossicità a dose ripetuta. Un altro importante risultato di DETECTIVE è stata la raccolta di biomarcatori funzionali per test di tossicità basati sia sulla letteratura sia sui risultati sperimentali, la quale è stata aggiunta alla banca dati ToxBank in continua crescita. Infine DETECTIVE è stato in grado di identificare potenziali biomarcatori clinici nelle urine dopo la valutazione delle modifiche epigenetiche causate da una determinata sostanza carcinogena nei reni. I risultati finali del progetto hanno un grande potenziale di sfruttamento e potrebbero essere adottati commercialmente dalle industrie farmaceutiche e cosmetiche.
Parole chiave
Biomarcatori, test sugli animali, tossicità, endpoint, tossicità della dose