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Contenuto archiviato il 2024-06-18

Mechanisms of early protective exposures on allergy development

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L'ambiente influisce sullo sviluppo di allergie

La conoscenza dei fattori protettivi che influiscono sullo sviluppo delle allergie nell'infanzia e dei meccanismi da cui sono mediati permetterà di contrastare le malattie allergiche. Sulla base di uno studio che ha interessato le aree rurali di cinque paesi europei, il progetto Efraim ha tracciato il quadro di come l'ambiente può influire su questi fenomeni.

Le allergie insorgono nell'infanzia e sono sempre più numerose le evidenze che indicano come esse siano riconducibili a fattori esogeni di vario tipo. I bambini che crescono in fattorie tradizionali sono più protetti dalla predisposizione alle malattie allergiche, chiamata anche atopia, e all'asma rispetto a quelli allevati altrove. Per approfondire questa osservazione, l'iniziativa Efraim ("Mechanisms of early protective exposures on allergy development"), finanziata dall'UE, ha studiato vari fattori della prima infanzia che influiscono sullo sviluppo delle allergie nei bambini degli ambienti rurali. In particolare, il progetto si è concentrato su stile di vita, dieta e altre esposizioni ambientali, ad esempio microbiche, seguendo due percorsi di interventi preventivi in modelli animali e in studi condotti in vitro: lo sviluppo di una formula di latte protettiva dalle allergie e di un vaccino per le allergie. Partendo dalle famiglie che avevano partecipato al precedente programma Pasture, gli scienziati di Efraim hanno valutato misure oggettive di allergia nel sangue prelevato ai bambini alla nascita e all'età di 1, 4,5 e 6 anni. Questi dati sono stati associati a informazioni dettagliate sull'insorgenza delle malattie allergiche e sull'esposizione ambientale, raccolte tramite questionari e integrati dagli esami clinici. Il team ha condotto una serie di studi di genotipizzazione ed epigenetica, oltre che analisi dell'espressione genetica, per illustrare la maturazione del sistema immunitario e l'attivazione della sua risposta. Combinandoli con la misurazione degli acidi grassi nel siero dei bambini, i partner del progetto speravano di identificare un'attività immuno-modulatoria del latte crudo rispetto a quello pastorizzato e dei relativi componenti. Efraim ha stabilito un metodo qualitativo e quantitativo per analizzare gli acidi grassi dei campioni di latte e di siero del progetto, analizzando i composti attivi dei campioni di latte provenienti da vari centri di produzione, con l'obiettivo di approfondire il confronto tra il latte appena munto e quello pastorizzato. A livello preclinico, gli scienziati hanno analizzato il Lactococcus lactis nel modello di ratto con asma OVA, sviluppandolo come possibile vaccino antiallergia. Benché la validità di questa ipotesi debba ancora essere stabilita, lo studio Efraim ha aperto nuove prospettive per l'esplorazione dello sviluppo di vaccini contro le allergie. Nel complesso, il progetto Efraim è un buon esempio di come le conoscenze sulle esposizioni protettive nella prima infanzia possano contribuire allo sviluppo di strategie di prevenzione.

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