Piccoli guerrieri combattono l'Alzheimer
La demenza colpisce oltre 24 milioni di persone in tutto il mondo, con un nuovo caso diagnosticato ogni sette secondi. Tre dei 5 milioni di casi diagnosticati in Europa sono classificati come AD, la forma di demenza più comune. Con il continuo aumento della popolazione anziana ci si aspetta che i numeri crescano drasticamente. I depositi di amiloide nel cervello sono caratteristici dell'AD, ma il trattamento è ironicamente complicato dalla barriera ematoencefalica che funziona come protezione interna. Questa barriera ha impedito l'impiego di semplici interventi orali o nasali per rilasciare i farmaci attraverso il sangue fino all'area target nel cervello. Scienziati finanziati dall'UE impegnati nel progetto NAD ("Nanoparticles for therapy and diagnosis of Alzheimer Disease") hanno sfruttato le nanoparticelle per svolgere il lavoro. La dimensione estremamente ridotta delle nanoparticelle dà loro potenti funzionalità come un migliore contrasto durante le procedure di imaging e l'attraversamento della barriera ematoencefalica. NAD ha funzionalizzato diverse nanoparticelle inclusi liposomi, nanoparticelle di lipidi solidi e nanoparticelle polimeriche. Tramite tomografia a emissione di positroni e risonanza magnetica i ricercatori hanno dimostrato che queste nanoparticelle potrebbero disgregare e rimuovere i depositi di amiloide ripristinando la memoria danneggiata in modelli animali. L'incredibile successo delle nanoparticelle multifunzionalizzate di vario tipo è stato riconosciuto a livello internazionale. Il progetto è arrivato al secondo posto nel concorso "Best Completed Project Contest", con il premio presentato dal direttore responsabile per la Ricerca e l'innovazione nella Commissione europea. Gli esiti hanno portato a oltre 50 pubblicazioni su riviste scientifiche internazionali sottoposte a giudizio inter pares e a quattro domande di brevetti internazionali. La conferma di diagnosi e terapia combinate per l'AD tramite le nanoparticelle somministrate per via orale o nasale è un progresso eccezionale nella lotta contro una malattia devastante. Questa tecnica apre la porta al trattamento di altri disturbi del sistema nervoso centrale tramite diagnostica basata sulle nanoparticelle, per uno spettro ancora più ampio di malattie. Ciò migliorerà la qualità della vita di milioni di pazienti e delle loro famiglie grazie a una migliore salute, e aumenterà tremendamente la competitività industriale dell'UE.
Parole chiave
Malattia di Alzheimer, demenza, amiloide, barriera ematoencefalica, nanoparticelle, liposoma, lipide, polimerico, diagnosi, terapia