La dieta per ritardare la demenza
Il progetto LIPIDIDIET (Therapeutic and preventive impact of nutritional lipids on neuronal and cognitive performance in aging, Alzheimer’s disease and vascular dementia), finanziato dall’UE, ha sviluppato un intervento multi-nutrienti specifico per ridurre il rischio di sviluppare un disturbo cerebrovascolare e ritardare o impedire l’insorgere di demenza vascolare o AD. Lanciato nel 2008, LIPIDIDIET ha identificato dettagliati fattori di rischio relativi alla dieta, allo stile di vita e genetici, oltre a combinazioni di questi, che sono correlati a un rischio di demenza maggiore o minore. Come importanti fattori di rischio sono stati individuati i geni, il metabolismo lipidico e l’infiammazione. I ricercatori hanno identificato anche nuovi meccanismi che descrivono come le molecole di amiloide che causano la demenza interferiscano con la trasmissione sinaptica, la differenziazione e la funzione cellulari. Inizialmente i ricercatori hanno studiato il meccanismo d’azione neuroprotettivo dell’acido docosaesaenoico (DHA). Hanno scoperto che il DHA aumenta la sinapsi e la funzione di barriera ematoencefalica, riducendo al contempo la segnalazione infiammatoria e le specie reattive dell’ossigeno. Sono anche stati studiati i percorsi disfunzionali colpiti da apoE4, un importante fattore di rischio per l’AD. I membri del progetto hanno prodotto diverse formulazioni alimentari tra cui Fortasyn Connect si è dimostrata la più efficace nei vari modelli cellulari e animali relativi alla malattia di Alzheimer. Pertanto, hanno scelto di sottoporre questa particolare formulazione multinutriente a ulteriori indagini in una sperimentazione clinica a doppio cieco dell’AD in fase prodromica. Fortasyn Connect, che include acidi grassi omega-3 DHA e EPA, uridina monofosfato, colina, vitamine B6, B12, folato, fosfolipidi, vitamine C, E e selenio, è la miscela di nutrienti attivi nella bevanda alimentare a dose giornaliera da 125 mL che viene studiata nello studio clinico. La fattibilità dell’assunzione di una dose giornaliera della bevanda è stata come previsto o meglio, e benché la parte principale dello studio clinico si sia conclusa, molti partecipanti si sono proposti per l’estensione della ricerca. I dati clinici hanno rivelato che un intervento precoce con alimenti medicali può aiutare a conservare la memoria, la capacità di pensare e di svolgere i compiti di tutti i giorni, nonché ridurre la contrazione del cervello nelle persone con AD prodromica. Lo studio ha rivelato che interventi alimentari specifici accuratamente progettati potrebbero promuovere l’invecchiamento sano, oltre a prevenire e arrestare le manifestazioni dell’AD. I risultati del progetto LIPIDIDIET sono stati pubblicati in oltre 100 riviste scientifiche sottoposte a revisione paritaria e in interviste su stampa, TV e radio pubbliche. Altri progetti, come ad esempio MIND-AD, stanno usando LIPIDIDIET come modello di ricerca per sviluppare programmi di prevenzione della demenza multidimensionali da implementare nei servizi sanitari europei. Oltre a contribuire alla sanità pubblica, ne trarrà vantaggio anche il settore alimentare, che avrà a disposizione dati scientifici per supportare le affermazioni mediche sui vantaggi di determinati prodotti alimentari.
Parole chiave
Dieta multinutrienti, demenza, malattia di Alzheimer. LIPIDIDIET, DHA, apoE4, Fortasyn Connect