Società civile, dove si va?
Lo sfruttamento delle risorse naturali in alcune regioni ha escluso alcune popolazioni indigene dalla ricchezza e dai vantaggi derivanti. In molti casi la globalizzazione ha trascurato le preoccupazioni delle popolazioni native causando sconvolgimenti, distruzione ambientale e conflitti regionali. Un nuovo studio considera la regionalizzazione da un nuovo punto di vista e offre un approccio alternativo allo sfruttamento della ricchezza naturale. Il progetto Alternative regions (Alternative regionalisms in an age of globalization - the role of civil society) presenta diverse scoperte degne di nota. Ad esempio supporta gli incentivi per la gestione delle ricchezze di una regione da parte delle popolazioni native per cercare di garantire gli obiettivi a lungo termine e l'inclusione reciproca dei vantaggi. Questo contribuirebbe alla salvaguardia di risorse naturali come acqua, terreno e semi. I gruppi della società civile in America latina, ad esempio, hanno presentato diverse iniziative chiare che sono state percepite come contrarie alla liberalizzazione economica di una regione. Spesso i media descrivono questi gruppi in modo negativo. Lo studio approfondisce l'argomento per dissipare queste paure con una ricerca dettagliata per trovare delle alternative. Tali alternative consentirebbero ai partiti di superare i deficit socio-economici integrati nell'attuale sfruttamento delle regioni. Lo studio ha inoltre stipulato alternative per la loro inclusione democratica nella governance di tali regioni. Il progetto completo ha inserito i risultati in un documento di 80.000 parole, che ha ottenuto maggiore importanza grazie alle conclusioni tratte dalla ricerca accademica e sul campo. Inoltre tratta problematiche complesse in diverse pubblicazioni e si occupa di temi come globalizzazione e sicurezza. Ha inoltre considerato le regioni economiche, come UE, zona di libero scambio delle Americhe e SPP (Security and Prosperity Partnership of North America), offrendo loro un ambiente per sviluppare mezzi per analizzare i loro meccanismi ufficiali. Lo ha fatto per cercare di includere la società civile nel processo decisionale politico. Grazie a conferenze internazionali, workshop e seminari, la ricerca punta a contribuire a importanti studi di governance e ad apportare un cambiamento con dei migliori principi di governance.