Rilevare i pericoli per scongiurare i disastri
tecniche per la valutazione ininterrotta dell'integrità di componenti e di sistemi mediante l'installazione di sensori integrati. Questo tipo di manutenzione, basato sull'analisi delle condizioni anziché su ispezioni programmate arbitrariamente, potrebbe ridurre drasticamente i costi e garantire maggiori livelli di sicurezza. Di conseguenza, il sistema SHM rappresenta oggigiorno un'importante area di ricerca e sviluppo nel settore aerospaziale. Il progetto AISHA ("Aircraft integrated structural health assessment"), sviluppato nell'ambito del Sesto programma quadro (6° PQ), ha gettato le basi per l'elaborazione di un monitoraggio dell'integrità strutturale incentrato sulle onde Lamb a ultrasuoni. Per superare gli ostacoli legati all'interpretazione dei segnali e alla durata delle connessioni dei sensori, i ricercatori hanno avviato un altro progetto finanziato dall'UE che prende il nome di AISHA II ("Aircraft integrated structural health assessment II"), nell'ambito del quale sono stati introdotti nuovi metodi basati, ad esempio, sulla conduttività della percolazione, sul tempo di arrivo degli impulsi ultrasonici, sugli ultrasuoni non lineari, sui pseudo-difetti e sulla spettroscopia di impedenza elettrochimica. Un partenariato con un'azienda leader nel settore della manutenzione ha reso inoltre possibile l'installazione di sensori per il rilevamento della percolazione su tre aerei di linea operativi. Questa tecnologia ottimizzata si è aggiudicata il riconoscimento di "Most practical SHM application in aerospace" all'occasione del workshop internazionale sul monitoraggio della salute strutturale tenutosi presso l'Università di Stanford. L'iniziativa AISHA II ha condotto all'elaborazione di nuove tecniche SHM destinate alla comunità aerospaziale e non solo, la cui commercializzazione inciderà notevolmente sulla sicurezza, sui costi e sulla competitività di questo settore, con importanti implicazioni anche in altri ambiti. Si prega di vedere: http://www.aisha2.eu