Dati farmacogenetici per la malattia dell'intestino irritabile
La malattia infiammatoria intestinale è una condizione che provoca vomito, diarrea, perdita di peso e a volte è associata ad altre malattie atopiche come l'artrite e l'asma. Anche se la malattia può essere scatenata da fattori associati allo stile di vita moderno, sono stati trovati complessi genici associati alla suscettibilità nei cromosomi 6, 12 e 16. Il trattamento farmacologico con i glucocorticoidi ha successo, ma solo in circa due casi su tre. Gli anticorpi monoclonali alfa del fattore di necrosi antitumorale (TNF) si possono somministrare ai pazienti refrattari che non rispondono al trattamento steroideo, ma il successo ha lo stesso limite del trattamento precedente. La ricerca della base biomolecolare del fallimento di queste terapie ha dato la spinta allo studio di nuove terapie farmacogenetiche. Due gruppi di pazienti refrattari sono stati studiati dai partner di progetto presso l'Ospedale universitario dello Schleswig-Holstein. Il gruppo di studio era formato in tutto da circa 570 pazienti e si tratta del gruppo più grande e diversificato mai costituito. Alle due coorti di pazienti è stato somministrato l'anticorpo monoclonale anti-TNF infliximab. Sono stati valutati i polimorfismi a singolo nucleotide (SNP) precedentemente identificati nei nuovi geni infiammatori. I campioni di DNA sono stati prima amplificati usando la reazione a catena della polimerasi semi-automatizzata e poi sono stati sottoposti all'analisi della risposta ai farmaci di Taqman. L'analisi dei dati ha usato la statistica caso-controllo e modelli di regressione multipla. Questi metodi hanno garantito l'identificazione di variabili statisticamente indipendenti della risposta ai farmaci. Inoltre, gli scienziati hanno raccolto campioni corroboranti da altre prove ed hanno rianalizzato i risultati per eliminare gli errori statistici noti come falsi positivi. Come conseguenza di questa fase di ricerca esaustiva e completa sono state analizzate le varianti del sistema del fattore di necrosi tumorale e il gene NOD2, collegato alla malattia infiammatoria intestinale. È in programma un'ulteriore ricerca sugli effetti combinati di diverse varianti genetiche in entrambi i meccanismi con lo scopo di effettuare studi clinici usando i nuovi marcatori. I profili genetici dei pazienti per indicare la terapia farmacologica appropriata costituiscono un importante passo avanti nel trattamento della malattia infiammatoria intestinale.