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Contenuto archiviato il 2024-05-24

Advanced heavy duty engine aftertreatment technology

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Ridimensionamento delle emissioni inquinanti dei motori diesel

Un modello avanzato di combustione nel motore valutato dall'Università Nazionale Tecnica di Atene è riuscito a riprodurre con precisione le caratteristiche delle prestazioni di un motore e le emissioni inquinanti.

La maggior parte dei veicoli commerciali pesanti sulle strade europee è alimentata da motori diesel, che sono spesso associati ad un inquinamento atmosferico nocivo. Gli ingegneri hanno accettato la sfida di ridurre queste emissioni dannose. Il programma GROWTH sostiene i loro sforzi finanziando dei progetti di ricerca mirati, come l'AHEDAT. Uno degli obiettivi dell'AHEDAT era fornire degli strumenti di modellizzazione affidabili. Gli scienziati dell'Università Nazionale Tecnica di Atene (NTUA) in Grecia hanno ricevuto il compito di riconoscere la validità di un modello di combustione. Hanno lavorato con i dati sperimentali generati con un motore di prova alimentato con diverse miscele di aria-combustibile a vari livelli di carico. Rispetto ai parametri del motore, l'analisi NTUA ha indicato che l'evoluzione della pressione del cilindro è stata calcolata correttamente dal modello. È stata inoltre osservata un'elevata correlazione tra i risultati del modello e i dati delle misurazioni nel caso del consumo specifico di combustibile al freno (BSFC). Inoltre, l'NTUA ha dimostrato che l'impatto negativo della combustione ricca di carburante sul BSFC è minimo, specialmente con carichi superiori. Tuttavia, la pressione di combustione massima è stata leggermente ridotta, nonostante gli sforzi per un'iniezione avanzata. Infine, mentre la temperatura di scarico viene di solito prevista correttamente, è necessario uno sviluppo ulteriore del modello per garantire che non vengano superate le soglie. Il modello ha anche dimostrato la capacità di gestire correttamente le emissioni inquinanti. Le previsioni sull'ossido nitrico (NO) hanno retto il confronto con i dati sul campo. È interessante il fatto che i greci siano riusciti a confermare che le emissioni di NO non vengono, fortunatamente, aumentate dalla combustione ricca. Tuttavia, la produzione di particolato carbonioso aumenta proporzionalmente con la quantità di carburante nella miscela di aria-combustibile. Le future modifiche ai motori dovranno tenere conto di questi risultati.

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