Chiarire le malattie legate alle piastrine
Diagnosticare un basso livello di piastrine può significare la differenza tra la vita e la morte in certi pazienti a rischio d'emorragia cerebrale. L'attuale ricerca è pertanto concentrata sullo sviluppo di nuovi e veloci prodotti di diagnosi, che possano accuratamente individuare la malattie ed avere complessivamente un impatto favorevole sui disturbi ad essa associati. Il progetto PLATELETS, finanziato dalla CE, mirava a sviluppare diagnostica delle piastrine allo scopo di ridurre la potenziale incidenza di emorragie cerebrali. Uno dei partner del progetto, l'Università di Heidelberg, ha lavorato all'analisi della P-selectina. La P-selectina è una molecola d'adesione alla cellula presente nelle piastrine attivate, ed è dunque importante per la funzionalità complessiva di tali cellule. Gli studi hanno comparato i geni implicati nella produzione di P-selectina in persone sane con quelli colpiti da cardiopatie congenite (CHD). I pazienti CHD hanno mostrato variazioni genetiche nei geni corrispondenti, forse legati alla malattia. Poiché bassi livelli di piastrine sono talvolta attribuiti agli auto-anticorpi che attaccano queste cellule, gli studi si sono anche concentrati sul ruolo del polimorfismo genetico e sull'emergere di alloantigeni. Essenzialmente, gli alloantigeni istruiscono il sistema immunitario ad attaccare se stesso. In effetti, le varianti di P-selectina sono state considerate candidate come possibili antigeni. Occorre portare avanti la ricerca per creare una diagnostica capace d'individuare la presenza di anticorpi a tali alloantigeni, e dunque allertare quanto a possibili cadute nella conta delle piastrine.
