Co-creazione di uno spazio dati FAIR per il Green Deal
Qualsiasi piano per mitigare i danni ambientali deve basarsi su dati rilevanti - e fortunatamente abbiamo gli strumenti per raccoglierli. Oltre alle piattaforme di osservazione della Terra in situ, i dati sulle questioni ambientali provengono dal telerilevamento, dall’internet delle cose (IoT) e dai cittadini scienziati. La Commissione europea immagina un Green Deal Data Space (GDDS) in cui tutti i dati siano reperibili, accessibili, interoperabili e riutilizzabili (FAIR). Il progetto AD4GD, finanziato dall’UE, affronta la sfida della co-creazione di componenti e metodologie per un’infrastruttura per uno spazio di dati verdi FAIR.
Biodiversità, cambiamenti climatici e inquinamento
Per quanto riguarda l’infrastruttura GDDS, la varietà di problematiche ambientali aumenta la sfida di integrare i dati provenienti da più fonti. Per affrontare questo problema, il progetto ha realizzato studi pilota in tre aree ad alta priorità: biodiversità, cambiamenti climatici e inquinamento. La biodiversità è fortemente influenzata dalla connettività degli habitat. In Catalogna, uno studio pilota utilizza diverse fonti di dati, tra cui dati satellitari, osservazioni umane, telerilevamento e tecnologie IoT come le trappole con telecamera, per monitorare la connettività degli habitat negli ultimi quattro decenni. A Berlino, i piccoli laghi urbani sono a rischio a causa dei cambiamenti climatici, ma i dati per valutare la loro evoluzione sono scarsi. AD4GD ha combinato dati di rilevamento IoT con dati satellitari e di scienza dei cittadini per informare il processo decisionale sulla qualità e la quantità dell’acqua. In tutta Europa, il servizio di monitoraggio atmosferico di Copernicus (CAMS) fornisce previsioni giornaliere sulla qualità dell’aria utilizzando dati satellitari. AD4GD ha esplorato come il rilevamento IoT e la scienza dei cittadini possano integrare i dati CAMS e fornire un’analisi fine della qualità dell’aria per informare meglio i cittadini e sostenere azioni informate. Ogni progetto pilota affronta le principali problematiche ambientali e incorpora più fonti di dati che misurano termini comuni. AD4GD dimostra che a volte i problemi più disparati possono essere risolti al meglio ragionando su approcci simili in un quadro concettuale unificato. Secondo il coordinatore del progetto Joan Masó: «I progetti pilota sono stati fondamentali per capire come combinare i dati provenienti da fonti diverse, tra cui la scienza dei cittadini, la pubblica amministrazione e i dati satellitari».
Implementare i principi dei dati FAIR
Gli studi pilota del progetto dimostrano l’applicazione dei principi dei dati FAIR per colmare le lacune di conoscenza e affrontare problemi ambientali ad alta priorità. Le fonti di dati in ogni progetto pilota esistono già o utilizzano tecnologie già esistenti, ma AD4GD garantisce che i dati soddisfino i principi FAIR utilizzando una serie di approcci tecnici innovativi. In particolare, l’attenzione ai concetti di interoperabilità aiuta a colmare le lacune semantiche e tecnologiche in modo che le parti interessate possano condividere e accedere facilmente e in sicurezza a dati multidisciplinari e multiscala ben documentati. Il progetto ha facilitato l’integrazione di mappature semantiche come Essential Variables framework (EVBs) e ha impiegato l’apprendimento automatico e il feedback degli utenti geospaziali per stimare la qualità. AD4GD sfrutta gli standard semantici esistenti, come quelli sviluppati da Open Geospatial Consortium (OGC), per consentire lo sfruttamento di servizi e piattaforme di elaborazione a diversi livelli, tra cui cloud, HPC ed edge computing. Il progetto si assicura che i dati della scienza dei cittadini siano FAIR e dà credito a chi ha contribuito ai dati. Esplorando le modalità di connessione tra fornitori e utenti di dati, AD4GD contribuisce anche allo sviluppo di standard e infrastrutture tecniche. Come dice Masó: «Non ci limitiamo a implementare gli standard, ma partecipiamo e influenziamo l’effettivo processo di sviluppo degli stessi. Abbiamo anche dimostrato che le nuove versioni dei connettori dello spazio dati sono compatibili con le interfacce OGC». L’impegno della CE per il Green Deal ha molti aspetti e la tecnologia Green Deal Data Space, fondata sui principi FAIR, ne è una componente significativa. AD4GD ha contribuito a sviluppare il futuro GDDS testando un archivio di dati e un’infrastruttura di elaborazione.
Parole chiave
AD4GD, dati FAIR, Green Deal, GDDS, biodiversità, cambiamenti climatici, inquinamento