Skip to main content
European Commission logo
italiano italiano
CORDIS - Risultati della ricerca dell’UE
CORDIS
CORDIS Web 30th anniversary CORDIS Web 30th anniversary

Continuous and Efficient Cooperative Trust Management for Resilient CCAM

Article Category

Article available in the following languages:

L’importanza di dati affidabili per il lancio dei veicoli automatizzati

Per una maggior sicurezza del futuro sistema di trasporto, i ricercatori del progetto CONNECT, finanziato dall’UE, hanno sviluppato una soluzione innovativa per valutare e garantire l’affidabilità dei dati su cui si basano i veicoli automatizzati.

Le preoccupazioni costanti in materia di sicurezza e protezione dei veicoli rappresentano una sfida per il progresso della guida automatizzata nell’UE; per risolverle è fondamentale garantire l’affidabilità dei dati generati e scambiati dalle tecnologie di guida, sia quelle a bordo dei veicoli che quelle integrate nelle infrastrutture stradali. «I dati possono essere danneggiati da difetti meccanici, dal degrado delle apparecchiature o da guasti informatici ed è sempre presente il rischio di attacchi informatici o fisici intenzionali, volti a compromettere la sicurezza», spiega la coordinatrice del progetto Lisa Burgstaller-Hochenwarter, della società di ricerca austriaca Technikon. CONNECT sta lavorando per sostenere l’ambizione dell’UE di una mobilità connessa, cooperativa e automatizzata (CCAM), con lo sviluppo di un modello di dati in grado di acquisire tutte le relazioni di trust del sistema di comunicazione, valutando poi la sufficiente attendibilità dei dati ai fini dell’elaborazione. Il progetto si avvale dell’esperienza di 16 partner provenienti da 8 paesi, che rappresentano l’industria automobilistica e i fornitori di servizi correlati, oltre a istituti di ricerca e PMI. «Stiamo realizzando un sistema per condividere i dati in modo sicuro a livello informatico tra le fonti di dati dell’ecosistema CCAM, colmando le lacune laddove in precedenza le relazioni di trust non erano state verificate affatto o solo in misura insufficiente», spiega il responsabile tecnico Thanassis Giannetsos, della società di ricerca greca Ubitech.

Non fidarsi mai, verificare sempre

In base al principio «non fidarsi mai, verificare sempre», l’algoritmo di CONNECT stabilisce l’origine e l’integrità dei dati, verificandone costantemente la plausibilità e la coerenza. Viene valutata anche l’affidabilità delle risorse che generano, trasmettono e utilizzano i dati, quali i sensori e il software. «Il nostro approccio combina queste prove per esprimere un giudizio, sotto forma di un’unica affermazione, sull’affidabilità di un nodo o di un dato, avvisando gli operatori del sistema di qualsiasi potenziale vulnerabilità», osserva Frank Kargl, responsabile scientifico del progetto e docente presso l’Università di Ulm, in Germania, ente partner del progetto. Data la quantità di dati, in parte sensibili, che verrà archiviata dai futuri veicoli automatizzati e connessi, CONNECT sta esplorando l’applicazione di domini di elaborazione dati sicuri, noti come ambienti di esecuzione affidabili. In tali ambienti è presente un compartimento protetto all’interno dell’unità di elaborazione centrale di un computer che protegge i dati e i programmi dagli attacchi, impedendo l’accesso anche se il resto del computer è compromesso. Inoltre, la combinazione dei sistemi del veicolo con le informazioni basate su cloud relative all’ambiente circostante offre una conoscenza situazionale completa che migliora la guida automatizzata attraverso la condivisione delle percezioni, la pianificazione del percorso, gli aggiornamenti locali in tempo reale e la guida coordinata. «In alternativa alla maggior parte delle tecnologie odierne, il nostro sistema di sicurezza informatica comprende infrastrutture, hardware e software, unità di bordo: tutto ciò incrementato da cloud ed edge computing. Nel complesso, il sistema offre una nuova architettura trust per l’implementazione e il funzionamento sicuri delle funzioni CCAM critiche per la sicurezza», aggiunge Giannetsos.

Traffico di rete

La visione di CONNECT per garantire un sistema di comunicazione che migliori la mobilità e la sicurezza delle reti di trasporto è stata dimostrata in tre casi d’uso. Il primo è il «movimento assistito agli incroci», uno scenario di guida cooperativa complesso in cui l’efficacia della comunicazione è fondamentale. Questo lavoro è stato condotto da IRT SystemX. Il caso d’uso del «cruise control adattivo cooperativo», guidato da Denso Automotive Germany, esegue modelli della complessa rete «in-vehicle network» e coglie l’esigenza di estrarre e gestire i dati in modo affidabile. Lo scenario del «rilevamento del traffico lento», supportato dal Centro Ricerche Fiat Stellantis e dal Politecnico di Torino, illustra attraverso una dimostrazione in scenari reali come più fonti di dati affidabili possano generare mappe di mobilità rappresentative. «Essendo uno dei primi a dimostrare l’integrazione di tecnologie accessibili, avanzate e affidabili nei veicoli automatizzati, CONNECT si concentra sulla dimostrazione dei vantaggi che presenta rispetto agli strumenti esistenti», conclude Giannetsos.

Parole chiave

CONNECT, mobilità connessa, cooperativa e automatizzata, automatizzato, veicoli, fiducia, dati, trasporto, sicurezza informatica, algoritmo, stradale, sicurezza, automobilistico, traffico, edge computing

Scopri altri articoli nello stesso settore di applicazione