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Data Reliability and Digitally-enhanced Quality Management for Zero Defect Manufacturing in Smart Factories and Ecosystems

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Piattaforma digitale per una produzione a zero difetti

Individuando potenziali problemi nelle prime fasi del processo di produzione, il software ideato nell’ambito del progetto DAT4.ZERO, finanziato dall’UE, può incrementare l’efficienza produttiva e aprire le porte alla fabbricazione di prodotti di qualità a partire da materiali riciclati.

Migliorare la qualità e ridurre al minimo i difetti e i costi è essenziale per garantire la competitività delle industrie europee sul mercato globale. «I produttori si avvalgono sempre più spesso della digitalizzazione per misurare e controllare meglio i processi produttivi», osserva il coordinatore del progetto DAT4.ZERO Odd Myklebust di SINTEF Manufacturing, in Norvegia. «Allo stesso tempo, tali strumenti possono consentire ai lavoratori umani di sfruttare al meglio le loro competenze.» Partendo da questo concetto, il progetto DAT4.ZERO ha sviluppato una piattaforma software digitale per contribuire all’avanzamento dell’industria con un approccio di produzione a zero difetti. La piattaforma contiene una serie di strumenti applicabili in diversi settori e progettati per individuare e risolvere potenziali difetti nelle prime fasi del processo produttivo. Individuando i problemi il più presto possibile, si riducono i problemi a valle.

Regolazioni in tempo reale

Il fulcro di questo software è il sistema di gestione digitale della qualità del progetto. Il sistema combina sensori intelligenti e grandi set di dati per monitorare i parametri di processo, come la temperatura e le vibrazioni, durante le operazioni di lavorazione. Il progetto prevede cinque diversi progetti pilota. «Volevamo assicurarci che il nostro sistema di gestione digitale della qualità potesse essere utilizzato in diversi settori», spiega Myklebust. Il produttore tedesco di componenti per il settore automobilistico BENTELER ha ospitato una delle dimostrazioni. Lo stabilimento utilizza le informazioni sul materiale in entrata per regolare e controllare il processo a valle in tempo reale, tenendo conto di ogni potenziale deviazione e non conformità. «Lo stabilimento estrude pezzi di alluminio, che poi devono essere piegati nel modo giusto», aggiunge Myklebust. «Lievi deviazioni durante la lavorazione possono causare problemi nelle fasi successive. L’obiettivo era quello di ottenere un processo di estrusione a zero difetti.» Tutti e cinque i progetti pilota hanno confermato un miglioramento della produzione. Misurazioni e analisi accurate dei materiali in entrata, insieme a una migliore tracciabilità dei processi di produzione, contribuiscono a garantire la possibilità di effettuare aggiustamenti rapidi e accurati in tempo reale. Questo ha portato a una riduzione del materiale di scarto e a un consumo di energia più efficiente. Fersa, un produttore spagnolo di cuscinetti, è riuscito a ridurre del 10 % il numero di pezzi scartati a causa di difetti. Mentre l’azienda italiana di dispositivi medici ENKI ha ottenuto un risparmio annuo previsto di 290.000 euro, grazie soprattutto alla riduzione dei tempi di produzione e del consumo di materie prime, nonché a un minor numero di revisioni e rilavorazioni.

Riutilizzare, riciclare, rigenerare

Adesso l’obiettivo principale è portare questo software sul mercato ed estendere i vantaggi digitali a un maggior numero di processi industriali. Il team del progetto si è anche concentrato sulle attività di formazione per generare interesse e conoscenza nel settore e per garantire la familiarità con la digitalizzazione. Le attività hanno spaziato dai processi di gestione dei fornitori di base alle sessioni di formazione orientate alle soluzioni per diversi processi di produzione, come la lavorazione CNC e il rivestimento. «Una cosa che in futuro sarà molto importante è la rigenerazione», afferma Myklebust. «Si tratta di utilizzare vecchie parti per creare nuovi prodotti. La sfida è più impegnativa del semplice utilizzo di nuovi materiali, poiché la qualità delle materie prime deve essere stabile e garantita.» È qui che Myklebust ritiene che il progetto DAT4.ZERO possa avere un impatto significativo. Il sistema di gestione digitale della qualità può essere utilizzato per garantire la qualità e l’uniformità nella produzione di alto livello, ad esempio di componenti automobilistici. «Il valore aggiunto che possiamo ottenere in questo caso è davvero notevole», osserva. «Il nostro obiettivo è spingere i risultati del progetto in questa direzione, per chiudere il cerchio e arrivare a una produzione circolare di prodotti di qualità.»

Parole chiave

DAT4.ZERO, zero difetti, produzione, software, estrusione, industria, gestione della qualità potenziata digitalmente, sistema di gestione digitale della qualità, produzione circolare

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