Perché dare una scossa elettrica a una pera?
Frutta e verdura sono una componente essenziale di una dieta sana. Ma gli sforzi per aumentarne la durata di conservazione, come la pastorizzazione e i lavaggi antimicrobici, possono nuocere al loro profilo nutrizionale. Il progetto Shealthy, finanziato dall’UE, si avvale di una combinazione di metodi di sanificazione, conservazione e stabilizzazione non termici per migliorare la sicurezza, la qualità e la freschezza dei prodotti. Il progetto è appena stato inserito nella serie di video esplicativi di CORDIS intitolata «Make the Connection». «Poiché le produzioni locali hanno una durata di conservazione molto breve, la maggior parte della frutta e della verdura che si trova nei negozi di alimentari è importata ed è stata trattata con sostanze chimiche che potrebbero essere dannose per la nostra salute e per l’ambiente», afferma Elena Torrieri, docente dell’Università di Napoli Federico II. «Il progetto mira a rispondere alla domanda dei consumatori di alimenti freschi, sani, convenienti, sostenibili, prodotti localmente e privi di additivi, che siano allo stesso tempo sicuri e nutrienti.» Grazie ai processi sviluppati da Shealthy è stato possibile prolungare la durata di conservazione di frutta e verdura fino al 50 %, aumentare il valore nutrizionale di succhi e frullati fino al 130 % e ridurre le perdite di cibo del 40 %. «Make the connection with EU-science» è una serie di video esplicativi incentrati su contenuti scientifici e sugli aspetti utili e vantaggiosi dei progetti di ricerca dell’UE.
Parole chiave
SHEALTHY, frutta e verdura, dieta sana, sistemi alimentari, agricoltori, trasformazione degli alimenti