L’infrastruttura europea di ricerca apre nuove possibilità di osservazione del mondo marino
I sistemi autonomi marini (MAS) subacquei e di superficie, in particolare gli alianti subacquei, sono da alcuni anni fondamentali per supportare le osservazioni ambientali e le attività dell’economia blu. Questi veicoli agili ed economici possono trasportare carichi scientifici anche sotto i 6 000 metri. Ma per sfruttare tutti i vantaggi di queste risorse, è necessario disporre di un’infrastruttura in grado di soddisfare diverse esigenze, dalla ricerca e dal monitoraggio marino ai servizi pubblici e alle necessità dell’industria. Il progetto GROOM II, finanziato dall’UE, ha progettato una rete di ricerca marina sostenibile a livello europeo. Partendo dallo studio condotto precedentemente, il progetto mira a costituire la base per un’infrastruttura di ricerca marina avanzata per i sistemi autonomi marini, denominata GROOM RI, che promuova l’eccellenza scientifica, favorisca l’innovazione, sostenga l’economia blu e stabilisca partenariati pubblici e industriali.
Passaggio ai sistemi autonomi marini
Con 14 partner provenienti da 12 paesi, il progetto sta compiendo un ulteriore passo avanti nell’integrazione del panorama infrastrutturale europeo per i sistemi autonomi marini, supportando le connessioni per i sistemi europei di osservazione globale degli oceani. «GROOM II offre una fornitura centralizzata unica di infrastrutture informatiche, dati e conoscenze per l’uso ottimizzato dei sistemi autonomi marini per studiare il clima e gli ambienti marini e per dare supporto ai servizi operativi e all’economia blu», afferma Laurent Mortier, coordinatore del progetto GROOM II. Secondo Laurent Mortier, «il panorama europeo si sta spostando verso una maggiore autonomia e i sistemi autonomi marini svolgeranno, e in alcuni casi già svolgono, un ruolo centrale nel futuro dell’osservazione degli oceani». A tale proposito, cita il programma Future Marine Research Infrastructure nel Regno Unito, che mira a passare ad attività climaticamente neutre utilizzando galleggianti e un maggior numero di sistemi autonomi marini, una visione condivisa anche dai partner di GROOM II. Per trasformare questa prospettiva in realtà, è fondamentale disporre di una solida infrastruttura di ricerca operativa.
Impatti del progetto
Il consorzio ha preso in considerazione una serie di casi d’uso per capire meglio come collegare i servizi di una futura infrastruttura di ricerca marina distribuita. Ad esempio, uno dei principali effetti di GROOM II è quello di migliorare le previsioni oceaniche aumentando le capacità di osservazione e l’adeguatezza delle osservazioni con un aumento minimo dell’impronta di carbonio. Per garantire che le operazioni in mare dei sistemi autonomi marini siano utili a questo scopo, un’infrastruttura digitale potrebbe consentire attività di pilotaggio complesse, riducendo al minimo la supervisione umana del sistema grazie all’automazione e all’IA. In questo scenario, il progetto sta sviluppando anche un quadro che consente l’interoperabilità a tutti i livelli, creando standard per i formati e la qualità dei dati in modo che possano essere assimilati al meglio nei modelli di previsione e sfruttati in modo ottimale. Altri potenziali contributi della rete di ricerca del progetto includono il monitoraggio della biodiversità e della biogeochimica, la risposta a situazioni di emergenza e la scienza della scoperta, oltre a fornire supporto a diverse iniziative internazionali legate all’osservazione degli oceani. «Sviluppando soluzioni per aumentare le capacità di distribuzione dei sistemi autonomi marini, i partner di GROOM II saranno in grado di fornire dati che abbatteranno le attuali barriere nell’osservazione dell’ambiente marino», afferma Laurent Mortier. In generale, ciò comporta un migliore monitoraggio rispetto agli obiettivi climatici e alle politiche marittime dell’UE, per una risposta di emergenza a disastri come fuoriuscite di petrolio o fioriture algali nocive e altre esigenze dei settori dell’economia blu. La visione e il lavoro di GROOM RI hanno portato anche alla creazione di un nuovo progetto, Advance Marine Research Infrastructures Together (AMRIT), che si propone di diventare la pietra angolare del sistema europeo di osservazione degli oceani, integrando i servizi chiave di tutte le infrastrutture di ricerca marina europee per l’osservazione degli oceani in un unico quadro aperto a tutti gli utenti.
Parole chiave
GROOM II, sistemi autonomi marini, infrastruttura di ricerca marina, economia blu, aliante, sistemi di osservazione oceanica