I carburanti liquidi a base solare diventano realtà
«Se avrà esito positivo, questo progetto aiuterà l’Europa a raggiungere i suoi ambiziosi obiettivi climatici, riducendone al contempo la dipendenza dall’energia fossile basata sul carbonio.»
Nonostante le azioni condotte a livello globale per affrontare i cambiamenti climatici, oltre l’80 % dell’energia mondiale proviene ancora da fonti di carbonio fossile quali il carbone, il petrolio e il gas naturale. Quando queste fonti vengono trasformate in combustibili destinati all’industria e ai trasporti, sono responsabili di oltre il 40 % di tutte le emissioni di gas serra. La buona notizia è che esistono alternative potenzialmente in grado di ridurre in modo drastico le emissioni di carbonio. I combustibili solari diretti vengono prodotti utilizzando l’energia solare per convertire CO2 e acqua in biometano e in combustibili più complessi a base di idrocarburi. Affinché ciò sia possibile è tuttavia necessario migliorare notevolmente la tecnologia dei fotocatalizzatori e dei reattori. In questo contesto si inserisce il progetto DESIRED, finanziato dall’UE. «Il nostro obiettivo è sviluppare la tecnologia e i processi necessari per recuperare CO2 e acqua dall’atmosfera e, per mezzo dell’energia solare, produrre combustibili liquidi», spiega Angela Dibenedetto, docente dell’Università Aldo Moro di Bari e coordinatrice del progetto DESIRED. Secondo Dibenedetto, l’attenzione del progetto è incentrata sullo sviluppo di un carburante sostitutivo o drop-in a base solare, in grado di colmare il divario tra i combustibili fossili a base di carbonio e le possibili alternative. «Per alcuni settori, come l’aviazione commerciale, il passaggio diretto alle batterie elettriche o all’idrogeno semplicemente non rappresenta un’opzione possibile», spiega. «Sono questi i settori a cui intendiamo rivolgerci per fornire un’alternativa pulita equivalente agli attuali combustibili liquidi.» Sebbene sia ancora in fase embrionale, il sistema di DESIRED produrrà combustibili solari C1 e C2+ attraverso il cotrattamento diretto di CO2 e acqua, per mezzo di un foto-elettrocatalizzatore ibrido riciclabile supportato da frustoli o zeoliti e alloggiato in un fotoreattore innovativo. I sette partner europei coinvolti nel progetto DESIRED stanno studiando inoltre la fattibilità economica, i benefici ambientali e l’accettabilità a livello sociale della soluzione proposta. Sulla base dei risultati di questa valutazione iniziale, il sistema sarà ulteriormente sviluppato per la modellizzazione e la simulazione. «Se il progetto avrà successo, contribuirà al raggiungimento degli ambiziosi obiettivi climatici dell’Europa, riducendone al contempo la dipendenza dall’energia fossile basata sul carbonio», conclude Dibenedetto.
Parole chiave
biometano, biogas, gas naturale, sostenibilità, combustibili rinnovabili, transizione verso l’energia verde, REPowerEU, ricerca e innovazione, tecnologie rinnovabili, tecnologie per il biometano, energia solare