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Ricerca collaborativa per far progredire la terapia a fasci di protoni

Facilitando la collaborazione tra aziende e centri di ricerca, la rete INSPIRE, finanziata dall’UE, aiuta l’Europa a mantenere il proprio vantaggio competitivo nel settore in rapida evoluzione della terapia a fasci di protoni.

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La terapia a fasci di protoni (PBT, proton beam therapy) dispone delle potenzialità per rivoluzionare il modo in cui trattiamo il cancro. Consentendo di rilasciare una dose mirata di radiazioni direttamente nel tumore, un metodo che riduce drasticamente i danni provocati al tessuto sano circostante, la PBT è in grado di ridurre al minimo gli effetti collaterali manifestati da numerosi pazienti. L’Europa ha guadagnato la posizione di leader mondiale nella ricerca e nell’innovazione in materia di PBT, tanto che undici Stati membri stanno già utilizzando, o sono in procinto di impiegare, questa terapia in ambito clinico. Inoltre, il continente è sede di due delle maggiori imprese produttrici di attrezzature per la PBT al mondo, per non parlare delle innumerevoli PMI attive in questo campo che ospita. Per mantenere il vantaggio competitivo dell’Europa in questo settore in rapido sviluppo è stato lanciato il progetto www.protonsinspire.eu (INSPIRE), finanziato dall’UE, che si prefigge di incoraggiare la collaborazione e il trasferimento delle conoscenze in tal ambito. «Il progetto ha costruito un’infrastruttura per la protonterapia che consente ai ricercatori di accedere direttamente alle risorse correlate alla PBT, agevolando la cooperazione nelle attività di ricerca», spiega Karen Kirkby, docente di Fisica della protonterapia presso l’Università di Manchester, l’ateneo che ha coordinato il progetto.

Un lampo d’ispirazione

Un esempio perfetto della rete INSPIRE in azione è rappresentato dal suo lavoro in relazione a FLASH, il nome attribuito alla radioterapia ad altissimo rateo di dose. «Quando la tecnica FLASH è entrata in scena, abbiamo reagito rapidamente per garantire che la nostra rete fosse in grado di sviluppare la tecnologia intesa a erogare i fasci di protoni necessari per guidare questo entusiasmante campo di ricerca», aggiunge Kirkby. Grazie alla risposta proattiva del progetto, Varian, una delle principali aziende fornitrici di terapie protoniche, ha potuto dare vita a una tecnologia di rilevamento all’avanguardia da utilizzare con la terapia protonica ad altissimo rateo di dose. Il sistema completo per il monitoraggio del fascio è stato da allora testato su un’unità di scansione clinica ed è ora in fase di utilizzo nella prima sperimentazione clinica al mondo incentrata sulla PBT FLASH. «La capacità di tradurre rapidamente un’idea di ricerca in un prototipo clinico è un punto di svolta per imprese come Varian», osserva Kirkby. "La rete INSPIRE ne ha consentito la concretizzazione». Anche altri progetti e società hanno sfruttato la rete INSPIRE per acquisire acceso ai fasci di protoni FLASH, tra cui ADVACAM e UHDpulse.

Vantaggi per i pazienti

INSPIRE ha facilitato la realizzazione di diversi altri importanti sviluppi nella ricerca in materia di PBT, tra cui uno studio di analisi comparativa internazionale che armonizza le modalità di calcolo dell’effetto biologico della protonterapia in relazione alla radioterapia a raggi X. «Questo studio spiana la strada per ottenere un consenso a livello europeo sul dosaggio di PBT da prescrivere», afferma Kirkby. Grazie alla rete del progetto INSPIRE, l’azienda Ion Beam Applications e il centro ospedaliero University Medical Centre Groningen nei Paesi Bassi hanno potuto collaborare alla creazione di un database contenente modelli di complicazioni tissutali, che possono essere utilizzati per agevolare il compito di selezionare i pazienti che hanno maggiori probabilità di beneficiare della terapia protonica. Per garantire che i numerosi risultati del progetto esercitino il più ampio impatto possibile, il progetto ha istituito una serie di conferenze sulla terapia a particelle e la radioterapia FLASH. I primi due convegni hanno attirato oltre 700 partecipanti provenienti da 40 diversi paesi, mentre una terza conferenza è programmata per svolgersi a Toronto a fine anno. INSPIRE ha inoltre reso disponibili tutte le sue ricerche e risorse attraverso il progetto canSERV, finanziato dall’UE.

Parole chiave

INSPIRE, FLASH, fasci di protoni FLASH, terapia con fasci di protoni, ricerca collaborativa, cancro, protonterapia, radioterapia, raggi X

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