La tecnologia di telerilevamento per misurare le emissioni dei veicoli
In un mondo ideale automobili e camion non dovrebbero emettere alcun tipo di emissione, una situazione molto diversa dalla realtà. In effetti, l’inquinamento prodotto dai veicoli è spesso superiore ai limiti fissati dalla legge, il che si ripercuote non solo sul clima, ma anche sulla salute di milioni di persone, e in particolare di quelle che vivono nelle aree urbane. Sebbene i test sulle emissioni svolti in laboratorio possano contribuire a tenere lontani dalla strada i veicoli inquinanti, da soli non sono sufficienti e risultano pertanto necessarie nuove tecnologie in tal ambito, come ad esempio il telerilevamento delle emissioni (RES, remote emission sensing). La tecnologia RES si avvale di sensori e telecamere per misurare automaticamente le emissioni di gas di scarico generate dai veicoli effettivamente circolanti sulle strade. «Il telerilevamento è una tecnologia collaudata in grado di fornire una visione unica del reale contributo apportato dai trasporti all’inquinamento atmosferico», afferma Åke Sjödin, ricercatore in materia di trasporti e mobilità presso l’Istituto di ricerca ambientale svedese. Pur essendo una tecnologia collaudata, il RES non è molto utilizzato soprattutto a causa della necessità a esso associata di personale altamente qualificato e dei costi elevati che comporta. La situazione potrebbe tuttavia presto cambiare, anche grazie al lavoro svolto dal progetto CARES, finanziato dall’UE. «Il nostro obiettivo è ridurre gli ostacoli all’applicazione pratica del telerilevamento delle emissioni e diffonderne l’impiego per il monitoraggio delle emissioni dei veicoli e l’applicazione delle norme in materia», aggiunge Sjödin, che ha svolto il ruolo di coordinatore del progetto.
Soluzioni RES di facile implementazione
Per raggiungere questo obiettivo, il progetto si è concentrato sullo sviluppo di una serie di soluzioni RES efficaci dal punto di vista dei costi, che possono essere implementate e utilizzate con facilità. Tra di esse figurano due nuovi sensori di campionamento puntuale per il rilevamento delle emissioni a basso costo. Una volta installati lungo le strade, questi innovativi sensori sono in grado di misurare accuratamente le emissioni di particolato e di particelle di fuliggine. Il progetto ha inoltre sviluppato le tecnologie RES già esistenti per l’individuazione dei pennacchi. «Abbiamo creato una soluzione automatizzata che consente a personale non specializzato di effettuare regolarmente controlli tecnici in tempo reale a costi inferiori, integrando inoltre due sensori a basso costo per una misurazione più precisa delle emissioni di particolato», spiega Sjödin.
Sfruttare la potenza dei dati
Oltre a sviluppare nuove tecnologie, il progetto CARES ha realizzato diversi strumenti per analizzare le grandi quantità di dati acquisiti dal RES. Secondo Sjödin, un sistema RES tipico registra migliaia di campioni al giorno. «Questi dati permettono di tracciare un quadro preciso delle emissioni dei veicoli in un luogo specifico», osserva, continuando: «Ma se si moltiplicano questi dati in numerosi punti di telerilevamento delle emissioni, è possibile costruire un quadro molto dettagliato e indicativo delle modalità con cui si manifesta e dei luoghi dove è presente l’inquinamento.» Per contribuire a concretizzare un quadro così completo, il progetto CARES ha sviluppato una banca dati RES all’avanguardia, estesa a tutta l’UE, che consente agli utenti di interagire e visualizzare i dati aggregati. Esiste inoltre openCARES, un pacchetto software che permette a soggetti privi di competenze specialistiche di analizzare grandi serie di dati RES, assistendoli nella preparazione dei rapporti di misura.
Individuare i veicoli che non rispettano le norme sulle emissioni
La tecnologia RES e le soluzioni di dati fornite dal progetto sono state dimostrate a Milano, Cracovia e Praga. In quest’ultima città, esse hanno permesso di individuare con successo veicoli diesel euro 5 ed euro 6, pesanti e leggeri, dotati di sistemi di controllo delle emissioni malfunzionanti o manomessi. In tutti i siti interessati, il sistema ha permesso di rilevare che alcune categorie di veicoli diesel euro 6d-temp ed euro 6d generano elevate emissioni di NOx su strada, un buon indicatore del fatto che potrebbero non essere conformi agli standard in materia di emissioni. «Queste dimostrazioni mettono in evidenza la fattibilità dell’applicazione della tecnologia di telerilevamento delle emissioni in molti ambiti legati alle misurazioni dell’inquinamento atmosferico e alle politiche correlate», conclude Sjödin.
Parole chiave
CARES, telerilevamento, trasporti, inquinamento atmosferico, emissioni dei veicoli, telerilevamento delle emissioni, test sulle emissioni, sensori, dati