Skip to main content
European Commission logo
italiano italiano
CORDIS - Risultati della ricerca dell’UE
CORDIS
CORDIS Web 30th anniversary CORDIS Web 30th anniversary

TORrefying wood with Ethanol as a Renewable Output: large-scale demonstration

Article Category

Article available in the following languages:

Convertire il legno di scarto della siderurgia in biocarburante

Utilizzato prevalentemente come fonte locale di combustibile, il legno di scarto può ora essere sfruttato per la produzione di biocarbone e bioetanolo grazie a tecnologie innovative.

Si avverte l’urgente necessità di trovare fonti di energia verdi e di ridurre la dipendenza dai combustibili fossili. Il legno di scarto, compreso quello derivante da demolizioni e mobili, è una risorsa non sfruttata che potrebbe fornire una fonte energetica alternativa.

Produrre biocarbone a partire dal legno di scarto

Il progetto Torero, finanziato dall’UE, introduce un concetto innovativo basato sull’utilizzo dei prodotti di scarto del legno non riciclabili, che altrimenti verrebbero inceneriti. La tecnologia, sviluppata e adattata dal partner del consorzio TorrCoal, fa affidamento sulla torrefazione, un processo termochimico che avviene ad alte temperature (fino a 350 °C) e in presenza di piccole quantità di ossigeno, il che riduce il contenuto di acqua e componenti volatili della biomassa. «La torrefazione converte i rifiuti di legno in biocarbone consentendo di sostituire il carbone fossile, che è una delle principali fonti di emissioni di gas a effetto serra nella produzione di acciaio», spiega Wim Van der Stricht, coordinatore del progetto e direttore tecnico di ArcelorMittal. L’innovazione di Torero consiste nel fatto che il biocarbone generato può essere utilizzato per sostituire il combustibile fossile all’interno dell’altoforno negli impianti siderurgici industriali. Il legno di scarto viene raccolto, opportunamente trattato e sottoposto a torrefazione per poi essere trasportato all’altoforno al posto del carbone fossile. In collaborazione con il progetto STEELANOL, le emissioni di gas di scarico dell’impianto siderurgico, grazie all’incorporazione di biocombustibile nell’altoforno, possono essere quindi convertite in bioetanolo mediante un processo di fermentazione basato su microbi. In sostanza, i rifiuti di legno generano dunque una materia prima competitiva da impiegare per la produzione di biocarburante, creando così un’ulteriore catena di valore nel settore dei trasporti.

L’impianto pilota di Torero

«Torero è una tecnologia aggiuntiva che può essere utilizzata per modernizzare gli impianti esistenti del settore siderurgico, un’industria attivamente alla ricerca di soluzioni tecnologiche per rendere i propri processi produttivi più sostenibili», sottolinea Van der Stricht. L’impianto pilota è stato messo in funzione alla fine del 2023 e i primi lotti di biocarbone sono stati prodotti a partire da legno di scarto. Secondo le stime la produzione, che sarà avviata a pieno regime nel corso del 2024, consentirà di generare 37 500 tonnellate di biocarbone per reattore all’anno. In seguito all’ottimizzazione dell’impianto e delle tecnologie utilizzate si prevede di raggiungere le 50 000 tonnellate/anno entro il 2025, che si traducono in 150 000 tonnellate in meno di CO2 emesse nell’atmosfera ogni anno grazie alla sostituzione del carbone fossile con il biocarbone nel processo di produzione dell’acciaio. Inoltre, il processo di fermentazione dei gas di scarto generati dalla produzione siderurgica genererà 80 milioni di litri di biocarburante, altro fattore in grado di contribuire alla riduzione delle emissioni di gas a effetto serra.

Verso la neutralità climatica

Torero ha consentito la collaborazione di diversi settori, tra cui l’industria siderurgica, la filiera del legno di scarto e l’industria del riciclo dei rifiuti, nella produzione di combustibili rinnovabili tramite la sua tecnologia innovativa. Il consorzio prevede inoltre di implementare tale soluzione in altre acciaierie e di espandere la materia prima dal legno di scarto ad altri tipi di biomassa e rifiuti. È importante notare che il processo produttivo di Torero è conforme agli obiettivi di sostenibilità delle Nazioni Unite per quanto riguarda l’industrializzazione e la lotta ai cambiamenti climatici. Inoltre, può contribuire alla riduzione delle emissioni nette di gas a effetto serra e al raggiungimento degli obiettivi della Commissione europea relativi ai biocarburanti avanzati nel settore dei trasporti. Attraverso un approccio di economia circolare, la soluzione ha il potenziale per sostenere la neutralità climatica.

Parole chiave

Torero, legno di scarto, biocarbone, biocarburante, torrefazione, siderurgia, etanolo, neutralità climatica

Scopri altri articoli nello stesso settore di applicazione