Spianare la strada a un’Africa occidentale priva di Ebola
L’epidemia di virus Ebola scatenatasi tra il 2014 e il 2016 in Africa occidentale si conferma il peggiore focolaio della malattia dalla sua scoperta negli anni settanta. L’epidemia, il cui fulcro era situato in Guinea, Liberia e Sierra Leone, ha provocato 11 300 vittime, una cifra superiore a tutti i focolai precedenti di Ebola messi insieme. I successivi focolai, di cui il più recente risale al 2021, evidenziano il fatto che la minaccia è lungi dall’essere domata, e che vaccini sicuri ed efficaci sono necessari più urgentemente che mai. Per contribuire a combattere la malattia, il gruppo di scienziati sostenuto dai progetti EBOVAC1, EBOMAN ed EBODAC, finanziati dall’UE, ha valutato la sicurezza e l’efficacia di un regime vaccinale di due dosi contro l’Ebola sviluppato da Johnson & Johnson. La loro attività di ricerca ne ha dimostrato la sicurezza e la buona tolleranza, nonché la produzione di una forte risposta immunitaria sia nei bambini che negli adulti. I documenti rispettivi sono stati pubblicati sulla rivista «The Lancet Infectious Diseases». Lo studio è stato condotto in Sierra Leone e si componeva di due fasi: nella prima, la prima dose di vaccino (Ad26.ZEBOV) è stata somministrata il primo giorno a 43 adulti di età pari o superiore a 18 anni, mentre la dose di richiamo MVA-BN-Filo il 57º giorno. La seconda fase si è occupata dell’analisi dei risultati della vaccinazione in 400 adulti e 576 bambini di età compresa tra 1 e 17 anni, che avevano ricevuto le due dosi sopramenzionate o un’unica dose del vaccino meningococcico coniugato quadrivalente a cui è seguita la somministrazione di un placebo il 57º giorno. La dose di richiamo di Ad26.ZEBOV fornita ai partecipanti della prima fase due anni dopo la prima dose ha indotto una forte risposta immunitaria nell’arco di sette giorni. Si presume che lo studio sia il primo a indagare la sicurezza e la risposta immunitaria di questo regime vaccinale di due dosi in una regione colpita dal focolaio del 2014-2016. Inoltre, si tratta del primo studio che ne valuta gli effetti sui bambini.
Risultati che salvano vite
«Questo studio rappresenta un importante passo avanti nello sviluppo di un regime vaccinale destinato ai bambini contro la malattia provocata dal virus Ebola e contribuisce alla preparazione e alla risposta della sanità pubblica ai focolai di Ebola», riferisce il primo autore, il dott. Muhammed Afolabi della Scuola di igiene e medicina tropicale di Londra (LSHTM, London School of Hygiene & Tropical Medicine) in un articolo pubblicato su «ScienceBlog». «I risultati dimostrano che questo regime vaccinale ha la potenzialità di salvare molte giovani vite.» La trasmissione del virus Ebola negli esseri umani si verifica innanzitutto tramite il contatto diretto con il sangue, i fluidi e i tessuti corporei di animali infetti, molto probabilmente pipistrelli o primati. Successivamente, si diffonde ad altre persone quando entrano a contatto diretto con i fluidi corporei di una persona ancora malata o che è morta a causa della malattia. Questa malattia frequentemente letale è caratterizzata da un tasso di mortalità medio del 50 %, e ha persino raggiunto l’impressionante tasso di mortalità pari al 90 % nella Repubblica del Congo durante il focolaio del 2003. «Nonostante le sfide globali aggiuntive date dalla COVID-19, non possiamo permetterci di rallentare gli sforzi per trovare metodi efficaci di prevenzione e di contenimento rapido di focolai di virus Ebola, qualora ne insorgessero degli altri. I vaccini svolgono un ruolo fondamentale per la realizzazione di entrambi questi obiettivi», osserva l’autrice senior, la prof.ssa Deborah Watson-Jones della LSHTM. Gli studi sostenuti dai progetti EBOVAC1 (Development of a Prophylactic Ebola Vaccine Using an Heterologous Prime-Boost Regimen – Sofia ref.: 115854), EBOMAN (Manufacturing and Development for Rapid Access Ebola Vaccine (EBOMAN) – Sofia ref.: 115850) ed EBODAC (Communication strategy and tools for optimizing the impact of Ebola vaccination deployment – Sofia ref.: 115847) costituiscono un primo esempio di tali sforzi. Per maggiori informazioni, consultare: sito web del progetto EBOVAC sito web del progetto EBOMAN sito web del progetto EBODAC
Parole chiave
EBOVAC1, EBOMAN, EBODAC, Ebola, virus, malattia, vaccino, risposta immunitaria, Africa occidentale, focolaio, epidemia, Johnson & Johnson