Skip to main content
European Commission logo
italiano italiano
CORDIS - Risultati della ricerca dell’UE
CORDIS
CORDIS Web 30th anniversary CORDIS Web 30th anniversary

The Hands that Wrote the Bible: Digital Palaeography and Scribal Culture of the Dead Sea Scrolls

Article Category

Article available in the following languages:

Una stretta di mano con gli autori della Bibbia

Un nuovo progetto ha utilizzato l’intelligenza artificiale per analizzare la calligrafia dei Manoscritti del Mar Morto, scoprendo nuove informazioni sugli scribi che hanno documentato le basi dell’ebraismo e del cristianesimo.

Società icon Società

I Manoscritti o Rotoli del Mar Morto sono un insieme di testi religiosi ebraici risalenti ai secoli dal III a.C. al II d.C. Rinvenuti nelle Grotte di Qumran sulle spiagge del Mar Morto negli anni Quaranta e Cinquanta, tali manoscritti forniscono i primi esempi documentati della Bibbia ebraica, prima e durante la nascita del cristianesimo. Il progetto HandsandBible, finanziato dall’UE, è un tentativo interdisciplinare che riunisce le scienze e gli studi umanistici per fare luce sugli autori dei manoscritti. «Vogliamo capire coloro che hanno scritto la Bibbia e come lo hanno fatto», spiega Mladen Popović, il coordinatore del progetto. «Volevamo stringere le mani, in modo figurato, a questi antichi scribi».

Esempi di calligrafia

Contrariamente a quanto previsto in questo campo, Popović ha scelto di impiegare le prove fisiche dei manoscritti e, più precisamente, la loro calligrafia come un nuovo punto di accesso per rispondere a tali interrogativi. L’Autorità israeliana delle antichità ha fornito al progetto HandsandBible immagini nuove e multispettrali dei manoscritti, che Popović e il suo team hanno analizzato per la calligrafia antica dei rotoli (paleografia) mediante un software di intelligenza artificiale appositamente realizzato presso l’Università di Groningen. «Grazie alle immagini ad alta risoluzione, l’algoritmo può misurare ogni sorta di dimensione e ricavare dall’inchiostro antico alcune tracce, che sono il risultato dei movimenti muscolari di quegli antichi scribi, le peculiarità della calligrafia di ciascun scrittore», afferma Popović. Nonostante Popović ammetta che non sapremo mai i nomi esatti degli scribi, la tecnica è utilizzabile per raggruppare i rotoli di determinati scrittori.

Tratti caratteriali

Il progetto ha scoperto nuove informazioni sui manoscritti: ora si ritiene che uno di questi, conosciuto come il Grande rotolo di Isaia, sia stato scritto da due diversi autori. Confrontando la composizione dei caratteri individuali, quali 5 011 incidenze della lettera alef (א), il software ha rivelato un cambiamento estremamente sottile ma consistente nella scrittura a metà del manoscritto. Ciò dimostra non solo che gli scribi hanno collaborato nel copiare i rotoli biblici, ma che inoltre c’era un elevato grado di professionalità nella loro capacità mimetica di riflettere lo stile di scrittura di un altro autore. I risultati sono stati accettati per la pubblicazione e sono disponibili come stampa preliminare sul sito web arXiv. Inoltre, l’intelligenza artificiale è riuscita a tracciare i cambiamenti stilistici nel tempo, consentendo al progetto di ordinare cronologicamente alcuni documenti. «È stato molto difficile realizzarlo, ma è stato anche davvero entusiasmante vedere se ce l’avremmo potuta fare», aggiunge Popović. «Ora abbiamo la prova che ce l’abbiamo fatta». In una circostanza estremamente rara, il progetto ha ricevuto alcuni campioni fisici provenienti dai Manoscritti del Mar Morto da parte dell’Autorità israeliana delle antichità per la datazione al carbonio. Nonostante fosse già stata eseguita negli anni Novanta, da allora le tecniche sono migliorate sensibilmente, in particolare per quanto riguarda la pulizia dei campioni. Ciò si è rivelato oltremodo difficile, dichiara Popović, poiché negli anni Cinquanta i rotoli sono stati trattati con olio di ricino nel tentativo di renderli più leggibili. Alcuni laboratori situati in Danimarca, in Italia e nei Paesi Bassi hanno condotto uno scrupoloso processo di pulizia volto a rimuovere tale contaminazione prima di eseguire la datazione al carbonio. Siamo ancora in attesa dei risultati. Inoltre, Popović spera di riuscire a individuare in futuro il luogo in cui hanno vissuto gli scribi: «È un po’ folle, le persone dicono che non si saprà mai, ma se insisti puoi trarre vantaggio dai nuovi dati e scoprire la storia in un modo che non hai mai potuto fare prima».

Parole chiave

HandsandBible, Bibbia, Mar Morto, rotoli, ebraismo, cristianesimo, scriba, calligrafia, intelligenza artificiale, IA

Scopri altri articoli nello stesso settore di applicazione