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Expert Rule? Judges, Lawyers, and the Practices of Interpretation in International Criminal Law

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In che modo i tribunali internazionali sviluppano il diritto penale internazionale?

Negli ultimi tre decenni il numero di tribunali internazionali è aumentato sensibilmente e i giudici internazionali hanno iniziato a sviluppare il diritto attraverso le proprie decisioni, specialmente nell’ambito del diritto penale internazionale. In che modo i tribunali penali internazionali hanno potuto sviluppare il diritto in maniera così sostanziale, e con quali conseguenze?

I giudici internazionali aggiornano o chiariscono di frequente il significato giuridico di disposizioni specifiche. Nell’ambito del diritto internazionale, un esempio particolarmente significativo, i giudici internazionali descrivono spesso lo sviluppo del diritto come uno dei loro principali successi. Quanto sono rilevanti le interpretazioni giuridiche nella governance globale? In che modo i tribunali internazionali, tenuti a restare nei limiti del diritto vigente, hanno potuto sviluppare il diritto in maniera così sostanziale, e con quali conseguenze? Il progetto EaRL, finanziato dell’UE, ha affrontato questi interrogativi, analizzando la rilevanza più ampia delle decisioni emesse dai tribunali penali internazionali, posti di fronte a una pressione crescente. «Ho esaminato tre motivi dietro la discrezionalità giuridica, articolati nella dottrina: possibili “lacune” nelle disposizioni del diritto in circostanze impreviste, tipologie di disposizioni del diritto che offrono un margine di discrezionalità più ampio rispetto al diritto consuetudinario e, infine, il processo di argomentazione giuridica nella quale le disposizioni del diritto sono applicate a situazioni fattuali che di per sé sono spesso non probanti», afferma Nora Stappert, borsista Marie Skłodowska-Curie. La dottrina si riflette nelle convinzioni professionali degli avvocati in merito all’interpretazione del diritto internazionale. Secondo Stappert, «nel diritto penale internazionale, uno dei presupposti diffusi tra giudici e giuristi era che i tribunali internazionali dovessero prestare attenzione a non uscire dal tracciato delle proprie responsabilità. Tale concezione ha però frenato il potenziale creativo e di cambiamento nell’interpretazione del diritto».

L’istituzione della Corte penale internazionale

Dal termine della guerra fredda, il numero di tribunali internazionali è aumentato sensibilmente. Un esempio è dato dai tribunali penali internazionali istituiti dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite nei primi anni Novanta affinché si occupassero del Ruanda e dell’ex Iugoslavia. Fu così che nel 1998 venne istituita la Corte penale internazionale (CPI), il primo tribunale internazionale permanente a procedere penalmente nei confronti di individui per genocidio, crimini di guerra e crimini contro l’umanità. I tribunali penali internazionali iniziarono a produrre un corpus giurisprudenziale sempre più ampio, le cui decisioni non solo affrontavano i fatti legati ai casi, ma districavano anche questioni giuridiche complesse. Di conseguenza, i tribunali decidevano in che modo tali questioni si applicassero ai casi (ad esempio, decidevano come interpretare la legge della responsabilità di comando, secondo la quale i comandanti militari sono responsabili per i reati commessi dai sottoposti).

Sviluppare il diritto penale internazionale

Affrontando le questioni giuridiche, i tribunali internazionali possono sviluppare il diritto internazionale. In numerosi sistemi giuridici, i giudici sviluppano il diritto quando specificano il significato di una norma nel momento in cui la applicano a un nuovo caso, che può dunque diventare un precedente a cui riferirsi per decisioni future. La differenza risiede nel fatto che nell’ambito del diritto penale internazionale i tribunali internazionali hanno sviluppato il diritto con particolare celerità. Il progetto EaRL ha utilizzato la filosofia del diritto e le metodologie di ricerca sociale per comprendere come tali sviluppi siano possibili, nonostante un forte requisito di radicare le interpretazioni giuridiche nel diritto esistente. Esaminare il funzionamento dei tribunali internazionali è importante, dal momento che molti di essi sono sottoposti a pressioni crescenti: la CPI, ad esempio, è stata accusata di pregiudizio nei confronti delle persone africane e alcuni Stati hanno minacciato di uscire dalla Corte, allontanandosene a tutti gli effetti. Nel dicembre 2019 è stata formalmente istituita un’analisi di esperti indipendenti per migliorare il lavoro della Corte. La ricerca di Stappert ha prodotto risultati rilevanti riguardo al modo in cui le pratiche dell’interpretazione giuridica possono sviluppare il significato del diritto, e ha fornito una cassetta degli attrezzi metodologica per lo studio empirico delle pratiche dell’interpretazione giuridica nel diritto internazionale.

Parole chiave

EaRL, tribunali internazionali, diritto penale internazionale, interpretazioni giuridiche, governance globale

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