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European Virus Archive goes global

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La più grande collezione di virus al mondo diventa la chiave per combattere la pandemia di COVID-19

Il mondo in questo momento è tutto incentrato sul contenimento della COVID-19 ed eventualmente sulla sua completa distruzione. Ma ciò significherebbe omettere una verità importante: la conservazione del virus è un elemento fondamentale della ricerca e la sua protezione potrebbe aiutare a prevenire il ripetersi di nuove epidemie di virus globali.

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Tale è stata la priorità del consorzio EVAg dal 2008, quando è stato creato l’European Virus Archive (EVA), che da allora è diventato globale. Per agevolare la ricerca e lo sviluppo di vaccini, dal 2015 sono stati avviati due progetti consecutivi per prevenire la frammentazione e la potenziale scomparsa di campioni di virus in tutto il mondo. L’attuale alta probabilità che le collezioni di virus vadano perse quando un virologo va in pensione o un laboratorio viene chiuso rappresenta una vera e propria minaccia, in un certo senso pericolosa. Il trasferimento di agenti patogeni ad alto rischio e la condivisione delle collezioni sono stati resi molto difficili dal rafforzamento delle misure antiterrorismo. Un giorno, questi ostacoli potrebbero ritorcersi contro sotto forma di impreparazione per una prossima pandemia.

Kit diagnostici e ceppi virali

L’ambizione principale del progetto è quella di sviluppare e produrre materiale di riferimento per la diagnostica molecolare, tra cui in particolare la tecnologia dei reagenti non infettivi per spedizioni veloci in tutto il mondo. «Ciò è valido particolarmente per la distribuzione a temperatura ambiente nei paesi africani», afferma Jean-Louis Romette, professore emerito dell’Università di Aix-Marseille e coordinatore del progetto EVAg (European Virus Archive goes global), finanziato dall’UE. «Abbiamo ad esempio un nuovo concetto di controlli positivi che imitano il virus senza essere infettivi. Esso può convalidare la procedura di estrazione, che è un passaggio chiave nella diagnostica molecolare. È anche importante per sforzi a più lungo termine quali lo sviluppo di vaccini e di farmaci antivirali». Prendiamo la famigerata COVID-19: agli scienziati coinvolti attivamente nella lotta contro il virus SARS-CoV-2, EVAg propone in particolare reagenti PCR molto richiesti necessari per i test, inclusi controlli positivi, quattro ceppi di SARS-CoV-2 e un pannello di specificità per il dosaggio PCR comprendente l’RNA di cinque virus (SARS-CoV, MERS-CoV, NL63, OC43 e 229E). La piattaforma funziona essenzialmente come un negozio online con un servizio di spedizione, fornendo a pagamento l’accesso accademico a risorse selezionate. «Le richieste continuano ad arrivare», osserva Romette. «Ne sono arrivate circa 2 336 dalla comunità accademica e dall’industria da quando abbiamo offerto l’accesso ai ceppi virali nel nostro catalogo. Uno dei nostri partner sta affrontando richieste di produzione e distribuzione su larga scala di reagenti PCR e sono in aumento gli scambi all’interno della nostra rete». Ad oggi, il consorzio ha fornito oltre 2 300 prodotti a supporto della diagnosi in più di 70 paesi. Recentemente, al Ministero della Salute del Guatemala sono stati forniti ben 70 000 test PCR, mentre altri 2 500 sono stati riservati al Ministero della Salute della Slovacchia. Una situazione del genere in realtà dà ragione a ciò che è stato al centro del progetto negli ultimi 11 anni, ovvero offrire prodotti di alta qualità alla comunità scientifica internazionale, aiutare gli istituti dei paesi a basso reddito a fornire risposte rapide per il controllo delle malattie virali emergenti locali e diventare la rete più reattiva nella lotta contro le epidemie virali. «Il nostro lavoro consiste nell’organizzare la collaborazione di scienziati di alto livello per fornire una pronta risposta a un’emergenza. Lo facciamo anche prima che le istituzioni nazionali e internazionali inizino a finanziare azioni. Abbiamo implementato con successo azioni in tutto il mondo adattate alle pandemie attraverso un unico punto di accesso: un catalogo basato sul web che rende la ricerca di prodotti più semplice che mai», spiega Romette.

Uno sforzo senza precedenti

EVAg riunisce attualmente 43 laboratori all’avanguardia nella ricerca virologica umana, animale e vegetale. Il suo catalogo basato sul web fornisce l’accesso a oltre 3 000 prodotti, inclusi virus, materiali derivati e cellule ingegnerizzate. La rete integra inoltre 14 strutture dedicate alle simulazioni di agenti patogeni ad alto rischio (BSL4), che la rendono la più grande rete BSL4 al mondo. Come i suoi colleghi, Romette è convinto che EVAg sia sulla buona strada per fornire la più grande raccolta di virus virtuali per virus umani, animali e vegetali. Per garantire continuità, nonostante il progetto EVAg si concluda formalmente a luglio 2020, il team sta anche lavorando nell'ambito di un progetto Orizzonte 2020 completamente nuovo, EVA-GLOBAL, che è stato lanciato a gennaio 2020 e proseguirà fino alla fine del 2023.

Parole chiave

EVAg, European virus archive, EVA, COVID-19, diagnosi, virus, catalogo, epidemia, SARS-CoV-2, diagnostica molecolare, PCR, coronavirus

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