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Contenuto archiviato il 2024-05-15

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Nuove soluzioni per alleviare il dolore cronico

Il dolore cronico colpisce all’incirca 100 milioni di persone in tutta Europa (circa un adulto su cinque) e ha ripercussioni devastanti sulla qualità della vita per molti di coloro che ne sono affetti. Anche se il dolore acuto può essere normalmente considerato un sintomo di malattie o lesioni, il dolore cronico e ricorrente (definito come un dolore continuo e di lungo termine, che dura più di sei mesi) è effettivamente un problema di salute specifico a sé stante. Può presentarsi in qualsiasi parte del corpo senza cause evidenti e in molti casi non sembra avere una funzione utile; nei casi più gravi, può persistere per mesi o persino anni e di solito è molto difficile da curare.

Trovare sollievo grazie alla ricerca innovativa finanziata dall’UE

Le cause del dolore cronico, quando si possono rilevare, comprendono una miriade di diverse possibilità. Le forme diffuse di dolore cronico includono: dolore neuropatico, dolore reumatico, cefalee e dolore di derivazione oncologica. In Europa, molto spesso i pazienti riferiscono che la fonte del loro dolore cronico è la schiena. Il dolore cronico può anche derivare da una lesione o da un trauma. A causa delle molteplici ragioni che possono provocare il dolore cronico, occorre molto tempo prima che i pazienti ricevano una diagnosi accurata; alcuni sondaggi hanno riferito che più del 50 % delle persone affette da dolore cronico in Europa devono aspettare almeno due anni prima che il loro dolore sia gestito in modo adeguato. Naturalmente, come per altri problemi sanitari, dato che la popolazione europea continua rapidamente a invecchiare se confrontata con altre regioni nel mondo, la gestione del dolore cronico rischia di diventare un onere sempre maggiore a carico dei sistemi sanitari europei già sotto sforzo. Saranno necessari urgentemente nuovi trattamenti e soluzioni per curare con efficacia ciò che probabilmente sarà un esercito crescente di persone affette da dolore cronico. Nell’ambito del programma di Orizzonte 2020 per la ricerca e l’innovazione dell’UE, vi sono effettivamente numerosi progetti dedicati che stanno sviluppando nuove e innovative terapie e opportunità di trattamento per il dolore cronico. All’interno dei contenuti speciali di questo numero, facciamo conoscere sette di questi progetti. Tra di essi figurano NANOHEDONISM, un progetto finanziato dal Consiglio europeo della ricerca (CER) che ha impiegato le nanotecnologie come strumento per migliorare la gestione del dolore; NGN-PET, un progetto che ha condotto un avvincente lavoro al fine di realizzare migliori opzioni di trattamento per il dolore neuropatico incentrate sulle co-culture neurone-glia; e il progetto TargetCaRe, che ha esplorato la rigenerazione della cartilagine come possibile trattamento per la lombalgia cronica e l’artrosi. Anche gli altri quattro progetti che presentiamo hanno prodotto risultati convincenti e ci auguriamo che le loro soluzioni all’avanguardia saranno presto disponibili per tutti i pazienti d’Europa che ne hanno urgente bisogno. Saremo lieti di ricevere le vostre opinioni. Potete inviare domande o suggerimenti a: editorial@cordis.europa.eu

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