L'UE lancia rete di progetti sulle tecnologie di cattura e stoccaggio di CO2
L'Unione europea intende ridurre del 50% le emissioni di anidride carbonica (CO2) entro il 2050. Come parte degli sforzi per raggiungere questo obiettivo, il 17 settembre la Commissione europea ha lanciato uno strumento di supporto per la dimostrazione iniziale su larga scala delle tecnologie di cattura e stoccaggio di CO2 (CCS). Salutata come la prima rete in assoluto nel suo genere, la rete di progetti CCS riunisce progetti di dimostrazione che serviranno ad alimentare la conoscenza e la comprensione di come le tecnologie CCS possono contribuire alla riduzione delle emissioni di CO2. Quest'ultima impresa non solo riuscirà ad accelerare l'apprendimento, ma aiuterà la CCS a realizzare i suoi obiettivi verdi e a portare questa tecnologia innovativa sul mercato. "La CCS è una tecnologia chiave che va sviluppata oggi per riuscire a compiere i necessari tagli di emissioni di CO2 prodotte dal settore energetico nei prossimi decenni", ha dichiarato il commissario per l'Energia Günther Oettinger. "È un passo avanti molto positivo che permette sia agli sviluppatori di grandi progetti in Europa di lavorare insieme, che di informare gli scienziati, l'industria e il pubblico sui loro progressi. La condivisione della conoscenza è essenziale per accelerare l'introduzione di tecnologie energetiche pulite in Europa e nel mondo". Le parti che avevano manifestato interesse ad aderire a questa rete hanno già firmato un accordo congiunto di condivisione delle conoscenze. Sono tutti progetti CCS sostenuti dal programma energetico europeo per la ripresa (EEPR) dalla Commissione europea che prevede incentivi per progetti in tre settori energetici: CCS (1,05 miliardi di euro di finanziamento), energia eolica (565 milioni di euro) e interconnettori gas e elettricità (2.365 milioni di euro). L'EEPR mira alla riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra, sicurezza energetica e ripresa economica. Per poter ricevere il sostegno dell'UE, i progetti CCS sono tenuti a diffondere i loro risultati nel modo più ampio possibile. L'obiettivo è di creare una comunità importante di progetti che congiuntamente mirano alle CCS commerciabili entro i prossimi 10 anni. È stato istituito un forum consultivo per esaminare i progressi della rete di progetti CCS e per individuare le conoscenze che possono derivare dal sistema. In definitiva, la comunità energetica più ampia beneficerà enormemente delle attività della rete. La riunione inaugurale del forum, tenutasi il 17 settembre, è stata co-presieduta dalla Commissione europea e dalla piattaforma tecnologica europea per le centrali elettriche a combustibili fossili a emissioni zero (piattaforma tecnologica ZEP). Alla riunione hanno partecipato rappresentanti degli Stati membri dell'UE, nonché funzionari della ZEP, ricercatori dei progetti di dimostrazione CCS ed esponenti di organizzazioni internazionali e non governative (ONG). I lavori dei progetti di dimostrazione CCS sono partiti nel 2007, dopo che il Consiglio europeo ha approvato il piano della Commissione europea di accelerare lo sviluppo e la gestione di fino a 12 progetti di questo tipo entro il 2015. Il risultato di queste azioni sarà quello di rendere economicamente fattibile una catena completa CCS nella produzione di energia e in altre industrie, nonché di ridurre drasticamente il costo dell'energia generata dalle CCS tra oggi e il 2020. L'UE ha finanziato attività di ricerca e sviluppo (R&S) nelle CCS per oltre un decennio. UE GEOCAPACITY ("Assessing European capacity for geological storage of carbon dioxide"), ad esempio, ha ricevuto 1,9 milioni di euro nell'ambito dell'area tematica "Sviluppo sostenibile, cambiamento globale ed ecosistemi" del Sesto programma quadro (6° PQ). Il progetto ha riscontrato che la stimata capacità tradizionale di memorizzazione di 117 Gt (gigatonnellata) di CO2 per l'Europa corrisponde a 62 anni di stoccaggio dei 1,9 milioni di tonnellate metriche di emissioni annuali da fonti puntuali di grandi dimensioni che emettono più di 1 milione di tonnellate metriche ogni anno. L'UE ha approvato un incremento di oltre il doppio dei finanziamenti per i progetti CCS nell'ambito del Settimo programma quadro (7° PQ). L'obiettivo è quello di garantire miglioramenti ai componenti CCS necessari per l'applicabilità commerciale della tecnologia.