Nuovo progetto finanziato dall'UE per la gestione delle catastrofi
Un nuovo progetto finanziato dall'UE sta lavorando allo sviluppo di un sistema in grado di salvare vite umane e mitigare i danni causati ad ambiente e proprietà in seguito alle catastrofi. Il progetto biennale, chiamato GEO-PICTURES ("GMES [Global Monitoring for Environment and Security] and Earth observation with position-based image and sensor communications technology for universal rescue, emergency and surveillance management"), ha ricevuto finanziamenti per 3,2 milioni di euro, 2,4 dei quali sono stati stanziati in riferimento al tema "Spazio" del Settimo programma quadro (7° PQ). Quando si verifica una catastrofe, per poter approntare un piano d'intervento quanto più mirato possibile, le organizzazioni umanitarie hanno la necessità di avere in tempi rapidi informazioni accurate e dettagliate provenienti dal luogo del disastro. GEO-PICTURES, sfruttando la tecnologia delle comunicazioni satellitari, metterà a disposizione dei soccorsi pressoché in tempo reale immagini, video, dati elaborati dai sensori e altre informazioni. Poiché tutti i dati diffusi saranno etichettati secondo la loro posizione geografica, gli esperti avranno la possibilità di procedere alla mappatura on-line in tempi rapidi sfruttando i dati elaborati nell'ambito dell'iniziativa GMES e le informazioni visive e provenienti dai vari sensori, creando mappe che riflettano la situazione in tempo reale. Il sistema, ospitato dalle Nazioni Unite (UN), rappresenta un importante contributo sotto il profilo della gestione globale delle emergenze di vaste e medie proporzioni. Una precedente versione del sistema è stata utilizzata per la gestione della catastrofe in seguito al terremoto che ha recentemente colpito Haiti. Il sistema GEO-PICTURES prevede il trasferimento a un centro di controllo, mediante tecnologie satellitari ottimizzate, di accurate osservazioni sul campo quali, ad esempio, immagini, video, registrazioni audio e dati elaborati dai sensori relativi a temperatura, tasso di umidità e venti. I dati, oltre ad assumere un ruolo di rilievo nella gestione delle catastrofi, contribuiranno a migliorare l'interpretazione dei dati da telerilevamento. Inoltre, l'équipe che si occupa del progetto ha in programma lo sviluppo, sulla base della tecnologia mobile più d'avanguardia, di strumenti leggeri e di dimensioni ridotte che consentano agli esperti nella gestione delle catastrofi di commentare direttamente le immagini e di comunicare le proprie esigenze al Centro operativo. Un sistema di distribuzione di contenuti in loco renderà possibile il trasferimento di file di grandi dimensioni (immagini) e di dati GMES per mezzo dei canali satellitari. I ricercatori auspicano poi di riuscire a valutare l'utilizzo dei cosiddetti UAV (Unmanned Aerial Vehicles) per l'effettuazione delle osservazioni. Il coordinatore del progetto è il dott. Harald Skinnemoen, fondatore e amministratore delegato della norvegese Ansur Technologies. "Questo è un momento molto importante per Ansur e per l'impegno sempre profuso nello sviluppo della nostra tecnologia", ha affermato il dott. Skinnemoen. "Siamo molto soddisfatti che l'UE abbia scelto di affidare a noi la coordinazione di questo progetto e ci lusinga la fiducia riposta nelle nostre competenze di gestione e di progettazione nel campo dei satelliti spaziali e del trasferimento wireless di immagini in riferimento alla gestione delle catastrofi e delle emergenze". Il progetto coinvolge potenziali utilizzatori del sistema, esperti in comunicazioni satellitari, compressione di immagini, ricerca ambientale e fornitori di servizi GMES. Tra i partner figurano il Governo dello stato dell'Amazzonia (Brasile), la Universitat Autònoma de Barcelona 8Spagna), la Johanniter-Unfall-Hilfe (Germania), l'Assoção Brasileira de Telecomunicações (Brasile), l'Università statale dell'Amazzonia (UEA) (Brasile), la sede svizzera dell'United Nations Institute for Training and Research (UNITAR) e dell'Operational Satellite Applications Programme (UNOSAT), la Disaster Management Advice & Training (Austria) e il Kongsberg Satellite Services (KSAT) (Norvegia).
Paesi
Austria, Brasile, Svizzera, Germania, Norvegia