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Contenuto archiviato il 2023-03-07

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Scienziati scoprono il progenitore del T. rex

Alcuni ricercatori tedeschi e britannici hanno riscoperto, tra i reperti di proprietà delle collezioni del Museo di storia naturale di Londra, un teschio fossile che ha risolto il mistero dell'evoluzione dei dinosauri appartenenti alla famiglia dei tirannosauridi. La ricerca è...

Alcuni ricercatori tedeschi e britannici hanno riscoperto, tra i reperti di proprietà delle collezioni del Museo di storia naturale di Londra, un teschio fossile che ha risolto il mistero dell'evoluzione dei dinosauri appartenenti alla famiglia dei tirannosauridi. La ricerca è stata in parte finanziata dal progetto SYNTHESYS ("Synthesis of systematic resources"), che ha ricevuto 13 milioni di euro in riferimento all'area tematica dedicata alle infrastrutture di ricerca del Sesto programma quadro (6° PQ). Le scoperte sono state pubblicate sulla rivista Zoological Journal of the Linnean Society. I ricercatori della Ludwig-Maximilians-Universität München (LMU München) e del Museo di Storia naturale di Londra hanno utilizzato tecniche di imaging innovative per dimostrare che il campione Proceratosaurus, che presenta molte analogie con il suo discendente Tyrannosaurus rex (T. rex), è l'esponente conosciuto più antico dei tirannosauridi. Il teschio, che ha una lunghezza di 30 cm, ha 165 milioni di anni. Le immagini elaborate dimostrano che la struttura della cavità cranica delle due specie, così come la dentatura e le mandibole, presentano numerose peculiarità comuni. Il dottor Oliver Rauhut, dell'Università di Monaco, ha spiegato che "Il peso del Proceratosaurus raggiungeva appena i 40 kg". I ricercatori suppongono che sia il Proceratosaurus che il T. rex dipendessero dal proprio potente apparato dentale e che entrambi utilizzassero il proprio cranio come arma durante la caccia. "È probabile che questa strategia di caccia sia stata sviluppata prima dal Proceratosaurus", ha affermato il dottor Ruth. "Gli 'strumenti' sono stati perfezionati negli esemplari più tardi di questa specie. Il cranio è diventato più robusto, i muscoli delle mascelle sono diventati più grandi e - in generale - le dimensioni del corpo sono cresciute in modo esponenziale. Il Proceratosaurus rappresenta la conferma che i tirannosauridi si sono sviluppati durante un arco di tempo molto lungo, anche in forme molto diverse. Vi sono sicuramente altri esemplari appartenenti alla stessa famiglia ancora da scoprire. Sebbene il fossile in questione fosse stato inserito in una classificazione errata, è poi risultato appartenere a una specie ancora sconosciuta, poi definita Proceratosaurus. I ricercatori hanno scoperto il cranio durante alcuni scavi per la costruzione di un lago artificiale nei pressi di Minchinhampton (Gloucestershire), circa un secolo fa. Tuttavia, i paleontologi si sono dedicati allo studio del cranio solo negli ultimi anni. Il lavoro è stato coordinato dal dottor Rauhut e dalla dottoressa Angela Milner del Museo di Storia naturale di Londra. Secondo i ricercatori, il teschio potrebbe fornire informazione sulla vita del Proceratosaurus, il più antico progenitore, tra quelli conosciuti, della famiglia dei tirannosauri. Sappiamo che sia il Proceratosaurus che il T. erano due carnivori bipedi di grandi dimensioni, dotati di denti aguzzi e zampe anteriori tarchiate. Grazie all'attività di studio approfondita, i ricercatori hanno scoperto peculiarità simili tra le due specie nonostante i 100 milioni di anni di differenza. Il cranio del Proceratosaurus era però cinque volte più piccolo di quello del T. rex. "È sorprendente che a questo fossile sia stata dedicata così poca attenzione considerato che è tra i teschi di dinosauro meglio conservati tra quelli presenti in Europa", ha detto il dottor Rauhut. Scott Moore-Fay, del Museo di Storia naturale di Londra, è riuscito a riportare alla luce le porzioni di teschio ancora incastrate nella matrice della roccia. "È un teschio estremamente fragile e la rimozione della roccia - soprattutto nell'area vicino ai denti - è stato un lavoro che ha richiesto grande attenzione e molto tempo. È stato necessario farlo utilizzando un microscopio e impiegando strumenti molto sofisticati", ha affermato. Il dottor Milner, esperto in questo campo ha affermato: "La tomografia computerizzata è un metodo grandioso perché offre mezzi non invasivi per la visualizzazione delle strutture interne dei fossili. Siamo rimasti sorpresi quando i risultati dell'analisi hanno dimostrato che eravamo di fronte al più antico 'parente' del T. rex". "Qui al Museo ci occupiamo di più di 9 milioni di fossili e questa scoperta mette in evidenza l'importanza delle collezioni museali per le ricerche attuali e future. È ora possibile studiare i fossili raccolti cento anni fa, avendo a disposizione maggiori conoscenze sui dinosauri di tutto il mondo".

Paesi

Germania, Regno Unito

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