Grandi speranze da una nuova terapia contro una grave malattia equina
Un team di ricerca del dipartimento di microbiologia della SLU (Sveriges lantbruksuniversitet) svedese ha sviluppato un innovativo vaccino contro l'adenite equina, una malattia estremamente contagiosa provocata dallo streptococcus equi. Secondo i risultati dello studio, pubblicati in Public Library of Science (PLoS) Pathogens, il vaccino, basato su una tecnologia di DNA ricombinante, è risultato estremamente efficace e potrebbe precludere alla messa a punto di vaccini per infezioni da streptococco negli esseri umani. L'adenite equina, nota anche come cimurro equino, è l'incubo di ogni proprietario o allevatore di cavalli; i suoi sintomi includono febbre alta e gonfiore delle ghiandole linfatiche nel collo del cavallo, che si trasformano poi in foruncoli con eruzione finale. In certi casi i foruncoli diventano talmente grandi da impedire il passaggio d'aria nella trachea del cavallo, bloccandone la respirazione. In linea di massima gli animali che contraggono la malattia guariscono e sono immunizzati, ma nei casi più gravi muoiono. Il trattamento a base di antibiotici risulta spesso inefficace. I casi di adenite equina causano gravi danni economici agli allevatori. Le scuderie devono infatti essere poste in quarantena anche per un intero anno, dato che i cavalli possono continuare diffondere i batteri negli otto mesi successivi alla guarigione. La malattia è presente in tutto il mondo; ogni anno vengono registrati un centinaio di casi in Svezia e oltre un migliaio nel Regno Unito. Fino ad oggi non era stato sviluppato un vaccino sicuro e di provata efficacia. Quello attuale, basato su batteri vivi, provoca gravi effetti collaterali e garantisce inoltre un periodo d'immunità molto breve. Il team di ricerca della SLU ha ora prodotto un vaccino a base di proteine pure generate con la tecnologia del DNA ricombinante. Nei test il nuovo vaccino, una combinazione di sette proteine di streptococco, si è dimostrato estremamente efficace e non ha provocato effetti collaterali. Sette cavalli cui erano stato iniettato il vaccino sono stati sorvegliati per tre settimane per rilevare l'eventuale apparizione di sintomi di adenite equina; in sei casi su sette hanno mostrato un livello significativo di protezione contro la malattia. Tutti i sette cavalli non vaccinati sono invece stati infettati. Il team di ricerca - cui hanno partecipato scienziati della SLU, del Karolinska Institutet di Stoccolma, dell'azienda svedese di vaccini Intervacc AB e dell'Animal Health Trust britannico - spera di poter lanciare sul mercato il nuovo vaccino contro l'adenite equina in tempi brevi. I risultati positivi lasciano anche intravedere la possibilità di sviluppare altri vaccini a base di proteine contro le infezioni da streptococco sia negli animali che negli esseri umani (le infezioni possono causare malattie come la tonsillite e l'impetigine). Il professor Bengt Guss della SLU, che ha diretto la ricerca, ha dichiarato: "È un progetto davvero entusiasmante, che permette di usare i risultati della ricerca di base in nuove applicazioni, e le conoscenze acquisite per sviluppare vaccini contro altri batteri. E questo è estremamente importante, visto il crescente numero di malattie infettive provocate da batteri resistenti agli antibiotici".
Paesi
Svezia, Regno Unito