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L'iniziativa tecnologica congiunta Clean Sky decolla

«Oggi è un gran giorno», ha dichiarato il commissario europeo per la Scienza e la ricerca Janez Potocnik al forum per il lancio dell'iniziativa tecnologica congiunta (ITC) denominata «Clean Sky», volta a porre l'Europa all'avanguardia della progettazione di aeromobili più ecol...

«Oggi è un gran giorno», ha dichiarato il commissario europeo per la Scienza e la ricerca Janez Potocnik al forum per il lancio dell'iniziativa tecnologica congiunta (ITC) denominata «Clean Sky», volta a porre l'Europa all'avanguardia della progettazione di aeromobili più ecologici. Obiettivo dell'iniziativa, del valore di 1,6 Mrd EUR, è migliorare le prestazioni ambientali e la competitività dell'industria aeronautica europea sviluppando «tecnologie più pulite e più competitive». «Le sfide con cui siamo confrontati oggi, come il rafforzamento della competitività internazionale e la lotta al cambiamento climatico, accomunano tutti i paesi europei, e la ricerca costituisce una parte importante della risposta a questo problema», ha dichiarato il commissario. «Lavorando insieme, avremo maggiori possibilità di intervenire incisivamente sulla situazione. Questa è la logica di base sottesa all'ITC Clean Sky e sono lieto che ora l'iniziativa sia stata avviata e sia pronta a intraprendere le proprie attività», ha aggiunto. Clean Sky, un partenariato pubblico-privato tra industria, comunità della ricerca e Commissione europea, investirà in ricerca e innovazione allo scopo di attenuare l'impatto ambientale del trasporto aereo tramite la riduzione del rumore e delle emissioni di gas e il miglioramento dei consumi di carburante degli aeromobili. Concretamente, l'iniziativa si propone di ridurre le emissioni di anidride carbonica (CO2) del 40%, quelle di protossido di azoto (NOx) del 40% e le emissioni acustiche dell'ordine di 20 decibel. La speranza è che tali progressi vengano compiuti in tempo utile per l'entrata in servizio della prossima generazione di aeromobili, prevista per il 2015. «A mio parere, uno degli aspetti più rilevanti dell'iniziativa è l'eterogeneità del gruppo di attori che abbiamo riunito a bordo del nostro imminente volo. Tutti questi passeggeri convengono sulla direzione da intraprendere», ha dichiarato il commissario Potocnik. Finora, all'iniziativa hanno aderito 86 organizzazioni di 16 paesi, tra cui i principali operatori aeronautici d'Europa, nonché 20 piccole e medie imprese (PMI), 15 centri di ricerca e 17 università. L'iniziativa Clean Sky è uno dei principali programmi di ricerca europei e, in quanto tale, avrà un bilancio stimato a 1,6 Mrd EUR che sarà fornito per metà dalla Commissione europea e per metà dall'industria dell'aviazione nel corso dei prossimi sette anni. La Commissione si augura inoltre che in questo periodo l'iniziativa abbia un «effetto leva» sui bilanci di ricerca nazionali e porti alla creazione di una nuova impresa comune per la gestione di un cielo unico europeo. Ake Svensson, presidente dell'Associazione europea delle industrie aerospaziali e per la difesa (ASD), ha ammesso che il settore ha il dovere di migliorare la propria condotta. Attualmente è responsabile di circa il 3% delle emissioni di CO2 in tutto il mondo, cifra che peraltro è inevitabilmente destinata a crescere, poiché il numero dei passeggeri aumenta del 5% ogni anno. «Riconosciamo che le emissioni di carbonio hanno raggiunto un livello inaccettabile. Vogliamo collaborare alla ricerca di soluzioni, ma da questa iniziativa devono scaturire tecnologie effettivamente praticabili, in grado di essere utilizzate dall'industria», ha dichiarato. Nell'ambito di questa iniziativa, gruppi denominati dimostratori tecnologici integrati (DTI) effettueranno studi preliminari e successivamente li convalideranno attraverso dimostrazioni su vasta scala in sei aree chiave al fine di sviluppare tecnologie innovative che possano essere applicate alla prossima generazione di aeromobili. Il DTI aeromobile ad ala fissa intelligente svilupperà soluzioni di ala attiva in grado di rilevare il flusso dell'aria e di adattare la propria forma di conseguenza, mentre il DTI aeromobile ecologico per il trasporto regionale studierà configurazioni e tecnologie a peso ridotto, nonché l'integrazione di tecnologie elaborate nell'ambito di altri DTI. Tra le priorità del DTI aeromobile ecologico ad ala rotante figurano lo sviluppo di pale innovative e la riduzione della resistenza aerodinamica della cellula. Dal canto suo, il DTI motori ecologici sostenibili lavorerà allo sviluppo di tecnologie volte a ridurre l'inquinamento acustico, diminuire le emissioni di NOx e aumentare l'efficienza. Il DTI sistemi per operazioni rispettose dell'ambiente studierà apparecchiature aeronautiche e architetture di sistema, le possibilità di traiettorie «verdi» nonché il miglioramento delle operazioni a terra. Infine, il DTI progettazione ecocompatibile si occuperà dell'intero ciclo di vita di materiali e componenti, concentrandosi sull'impiego ottimale delle materie prime e sulla riduzione dell'uso delle risorse naturali e dell'energia. Un valutatore tecnologico avrà il compito di esaminare il contributo fornito dai sei DTI agli obiettivi ambientali generali del progetto. L'ITC Clean Sky sarà soggetta alla supervisione di un comitato esecutivo e di un ufficio esecutivo. Il comitato sarà composto da rappresentanti della Commissione e da membri fondatori dell'ITC. L'ufficio esecutivo sarà presieduto da un direttore dell'impresa comune e dai comitati direttivi dei DTI. L'ITC Clean Sky è la seconda iniziativa di questo genere dopo l'ITC ENIAC lanciata nell'ambito della nanoelettronica. Tra le iniziative in fase di realizzazione figurano ITC sulla tecnologia dei sistemi integrati, i medicinali innovativi, l'idrogeno e le celle a combustibile.

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