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Nuove speranze dal calcolo di griglia dell'UE per la lotta all'influenza aviaria

Un gruppo di ricercatori europei e asiatici ha sferrato un nuovo attacco contro il virus mortale dell'influenza aviaria, sfruttando la potenza combinata di oltre 40 000 computer in 45 paesi per accelerare il ritmo della scoperta di farmaci antivirali. Finanziato dall'UE, il ...

Un gruppo di ricercatori europei e asiatici ha sferrato un nuovo attacco contro il virus mortale dell'influenza aviaria, sfruttando la potenza combinata di oltre 40 000 computer in 45 paesi per accelerare il ritmo della scoperta di farmaci antivirali. Finanziato dall'UE, il progetto Enabling Grids for E-sciencE (EGEE) è una griglia di calcolo che collega normali personal computer (PC) al fine di formare un supercomputer di enormi dimensioni che viene utilizzato per analizzare il potenziale di oltre 500 000 molecole simili ai farmaci (drug-like). Questo sforzo viene compiuto poiché dai dati resi noti di recente dalla Peking University di Pechino (Cina) emerge che il virus dell'influenza aviaria H5N1 può essere trasmesso al feto attraverso la placenta materna e che, negli adulti, può infettare anche altri organi oltre ai polmoni. Per riuscire a controllare il virus, sarà essenziale fornire una risposta rapida all'insorgere di eventuali focolai pandemici. Il dottor Ying-Ta Wu, biologo presso il centro di ricerca genomica dell'Accademia sinica, afferma che griglie di calcolo come EGEE sono il metodo più rapido ed economico per scoprire nuovi composti guida farmacologici. «Stiamo utilizzando EGEE per trovare nuove molecole in grado di inibire le attività del virus dell'influenza», spiega il dottor Ying-Ta Wu. «Utilizzando la griglia EGEE per affrontare precedenti sfide abbiamo scoperto circa 200 molecole che potrebbero rappresentare potenziali farmaci contro l'influenza aviaria.» La griglia di calcolo del progetto EGEE alimenta un software per la scoperta di farmaci che permette ai ricercatori di calcolare la probabilità che una molecola simile a un farmaco possa agganciarsi alle parti attive del virus in modo da inibirne l'azione. Con i risultati ottenuti dallo screening «in silico», i ricercatori possono individuare i composti più efficaci per bloccare il virus. Questo sistema accelera la scoperta di nuovi potenti inibitori riducendo al minimo il ricorso all'improduttivo approccio di ricerca per tentativi ed errori che viene utilizzato in laboratorio. «L'influenza asiatica continua a costituire una minaccia per la salute mondiale e sappiamo bene che un'eventuale pandemia potrebbe diffondersi rapidamente in tutta Europa», afferma Viviane Reding, commissario europeo per la Società dell'informazione e i media. «Sono lieta che il progetto europeo EGEE abbia trovato un'applicazione tanto importante per la tecnologia del calcolo di griglia come l'accelerazione della scoperta di farmaci contro malattie trascurate ed emergenti. La collaborazione tra Europa e Asia è fondamentale se vogliamo affrontare le minacce globali alla salute pubblica.» Intervenendo alla conferenza EGEE di quest'anno, Ulf Dahlsten, direttore di «Tecnologie e infrastrutture emergenti » presso la DG Società dell'informazione e media della Commissione europea, ha utilizzato l'esempio del successo riscosso dall'EGEE nel caso dell'influenza aviaria per illustrare i potenziali contributi che le e-infrastrutture possono apportare alla scienza. «Le griglie di calcolo hanno raggiunto un aumento di produttività di oltre il 6 000% nell'individuazione di potenziali nuovi farmaci», ha dichiarato. «Sono già state sottoposte a screening 300 000 molecole con la griglia EGEE. Tra queste, sono stati individuati 123 potenziali inibitori, per sette dei quali è stata dimostrata la capacità di agire come tali mediante test di laboratorio in vitro. Si tratta di un tasso di successo del 6% rispetto ai valori che si registrano di norma utilizzando metodi tradizionali di scoperta dei farmaci, che si aggirano intorno allo 0,1%», ha aggiunto il direttore.

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