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Piattaforma tecnologica accende l'interesse per l'energia termica solare

Il 30 maggio il commissario europeo per l'Energia Andris Piebalgs ha lanciato la piattaforma tecnologica per l'energia termica solare, elogiandone l'idea alla base e dichiarando che il progetto "svolgerà un ruolo importante in futuro e contribuirà a una politica energetica sos...

Il 30 maggio il commissario europeo per l'Energia Andris Piebalgs ha lanciato la piattaforma tecnologica per l'energia termica solare, elogiandone l'idea alla base e dichiarando che il progetto "svolgerà un ruolo importante in futuro e contribuirà a una politica energetica sostenibile e competitiva in Europa". L'energia termica solare utilizza lenti o specchi per riflettere e concentrare l'energia solare. Questo tipo di produzione energetica è unico, in quanto può immagazzinare energia e di conseguenza risultare utile anche quando il sole non splende. Può inoltre essere utilizzato per il condizionamento. Una piattaforma tecnologica dedicata all'energia termica solare massimizzerà le risorse dei ricercatori mediante la condivisione della tecnologia e delle migliori prassi, e garantirà che il lavoro essenziale non venga svolto due volte. Le piattaforme tecnologiche per tecnologie quali la termica solare sono in linea con le politiche delineate dal commissario per la Ricerca Janez Potocnik e con il progetto per la crescita dell'UE attraverso l'innovazione elaborato dal gruppo di esperti presieduto dall'ex primo ministro finlandese Esko Aho. Il commissario ha spiegato che la piattaforma tecnologica moltiplicherà le probabilità di un approvvigionamento europeo di energia sostenibile in futuro, e ha illustrato sei aree in cui, nel frattempo, "sono necessarie azioni concrete". - L'UE deve garantire la totale deregolamentazione delle forniture interne di gas ed elettricità. - Il mercato interno dell'UE deve garantire la sicurezza della fornitura e la solidarietà tra gli Stati membri. - E' fondamentale aprire un dibattito a livello comunitario concernente la miscela di energia in tutta l'Unione. - Il cambiamento climatico deve essere affrontato nel rispetto degli obiettivi di Lisbona, con particolare attenzione all'efficienza energetica. - Occorre elaborare un piano strategico per la tecnologia dell'energia, al fine di impiegare al meglio le risorse dell'UE, assumendo come base il lavoro svolto nell'ambito delle piattaforme tecnologiche, e adottando iniziative intese allo sviluppo di mercati importanti. - L'UE deve definire i propri obiettivi e aspirazioni, e parlare a una voce sola. Il penultimo punto ha una particolare rilevanza per i ricercatori. "La proposta della Commissione per il Settimo programma quadro [7PQ] per la R&S per il periodo 2007-2013 intende risolvere il problema degli investimenti comunitari nella ricerca, insufficienti rispetto a USA e Giappone, esercitando la propria influenza sugli investimenti nazionali e privati. Le principali priorità energetiche del periodo sono: idrogeno e celle a combustibile, generazione di energia rinnovabile, produzione di carburante e tecnologie di riscaldamento e raffreddamento, carbone pulito, cattura e immagazzinamento della CO2 per la generazione di zero emissioni, ed efficienza e risparmi energetici", ha ricordato il commissario. Il commissario Piebalgs ha dichiarato che benché la crescita dell'energia termica solare sia incoraggiante (12 per cento l'anno negli ultimi 4 anni), c'è ancora molto da fare. La capacità termica installata in termini di collettori nell'UE dei 25 era di circa 10 GW. Questo valore corrisponde a 15,5 milioni di metri quadrati di collettori, ed è di molto inferiore all'obiettivo dell'Unione che, come stabilito dal Libro bianco nel 1997, consiste nel raggiungere i 100 milioni di metri quadri entro il 2010. Il commissario si è inoltre soffermato sulla distribuzione eterogenea dell'energia solare termica nell'UE: Germania, Austria, Grecia e Cipro possiedono l'80 per cento degli impianti di energia termica solare installati nell'UE. Ha inoltre osservato che, visto che l'Europa è leader mondiale nella tecnologia termica solare, dovrebbe produrre molti più del 10 per cento dei pannelli solari attualmente realizzati, al fine di aumentare la nostra quota di mercato a livello mondiale e mantenere la nostra leadership tecnologica, obiettivi che dovrebbe essere prioritari. Il commissario ritiene tuttavia che la piattaforma tecnologica rappresenti la soluzione adeguata. "Sono convinto che, unendo le forze, la Commissione e i membri dell'ESTIF [European Solar Thermal Industry Federation, ovvero Federazione europea dell'industria termica solare] riusciranno a far acquisire all'energia termica solare la posizione che merita sul mercato. Sono inoltre sicuro che ciò contribuirà ad avvicinarci a programmi energetici sostenibili, a migliorare la competitività dell'industria comunitaria e a creare posti di lavoro", ha affermato.

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